QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Fondi, appello al ministro I sindaci: "È come un terremoto Qui le strade non esistono più"

Ieri la visita a Predappio. Canali: "Da noi ci sono 50 frane, ma tutta la collina forlivese è ferita". Dardi (Modigliana): "Devastata l’agricoltura". Lattuca (Provincia): "Servono tanti, tanti, tanti soldi".

Fondi, appello al ministro  I sindaci: "È come un terremoto  Qui le strade non esistono più"
Fondi, appello al ministro I sindaci: "È come un terremoto Qui le strade non esistono più"

di Quinto Cappelli

Un ingente spiegamento di mezzi e personale della Protezione civile ha accolto ieri in piazza Sant’Antonio a Predappio il proprio ministro di riferimento, Nello Musumeci, mentre un ‘esercito’ di forze dell’ordine era schierato davanti al Comune, insieme a sindaci, amministratori locali, deputati del territorio e un’ampia delegazione governativa e regionale che l’ha accompagnato nella visita in tre tappe (Borgo Tossignano per Bologna, Predappio per Forlì-Cesena e Faenza per Ravenna) nella visita per i danni del maltempo in Emilia Romagna.

Dopo una breve introduzione della responsabile regionale della Protezione civile, l’assessora Irene Priolo, sono intervenuti i sindaci e amministratori presenti. "Tutta la collina forlivese – ha esordito il primo cittadino di Predappio, Roberto Canali, parlando anche a nome di altri sindaci assenti, fra cui Francesco Tassinari di Dovadola – è ferita, con persone evacuate, strade spazzate via e interrotte in più punti. E case distrutte, anche se per fortuna senza vittime, come quella di Porcentico, dalla quale i due abitanti sono fuggiti di notte, avvisati dagli scricchiolii dei muri che stavano crollando. Abbiamo tamponato l’emergenza, ma viviamo ancora una situazione provvisoria. A Predappio abbiamo in atto 50 frane". Il sindaco ha quindi chiesto: "Ora ci servono contributi, una mano nella riprogettazione della ricostruzione delle infrastrutture pubbliche e aiuti per le aziende private".

Il sindaco di Modigliana, Jader Dardi, ha parlato di "terremoto che ha distrutto gran parte delle infrastrutture stradali del suo territorio". Infatti, "Modigliana comunica solo con la strada di fondovalle per Faenza, mentre tutte le intervallive sono chiuse e interrotte in più punti. Il comparto agricolo è completamente devastato". Preoccupato per i progetti del Pnrr in corso che subiranno ritardi e imprevisti, aggiunge: "Alcuni mesi fa avevamo messo in sicurezza due grosse frane, che ora non si sono mosse, a dimostrazione che se si fa prevenzione, le cose funzionano". Anche Dardi chiede contributi "per decine di milioni di danni, un gruppo di geologi e più interventi nella prevenzione del territorio". Anche il sindaco di Brisighella, in provincia di Ravenna ma confinante con Modigliana, parla di 48 strade interrotte nel suo territorio e di "centinaia di aziende agricole devastate".

Il presidente della provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, sottolinea l’importanza "nell’essere riusciti a contenere gli effetti negativi sulle persone", ma "la furia delle acque ha chiuso 6 strade provinciali su 10, tutte intervallive". E non è tutto. "Il disastro delle infrastrutture – insiste Lattuca – non è ancora finito, resta instabile e ha sconvolto la geologia del territorio". Anche il presidente della provincia chiede "tanti, tanti, tanti soldi" per rimettere in piedi il territorio, "compreso il settore agricolo, il più devastato".

Sia Canali che Dardi hanno illustrato la situazione a Musumeci anche con l’ausilio di altri mezzi. Dardi aveva una cartina con le frane segnate in rosso. Mentre il Comune di Predappio, padrone di casa, aveva dei pannelli con tanto di immagini. Al termine della mattinata, il sindaco di Predappio Roberto Canali ha tirato le somme: "Dopo la grande attenzione di tutte le istituzioni per i nostri territori, ora aspettiamo le misure del Governo".