La Regione ha varato un provvedimento ponte per permettere alle piccole e medie aziende, oltre che ai professionisti, di accedere al credito a interessi zero nei territori colpiti dall’alluvione; il tutto per disporre della liquidità necessaria a far ripartire l’attività in attesa del pieno risarcimento dei danni da parte dello Stato o delle assicurazioni. Gli interessi saranno abbattuti dalla Regione attraverso fondi propri per 2,7 milioni e l’intesa coi Consorzi fidi. Il finanziamento potrà avere un importo massimo di 50mila euro, da restituire in 18 mesi, con 6 mesi di preammortamento, cioè il periodo iniziale in cui non si paga alcuna rata. Deve essere un finanziamento attivato da oggi, ossia non è possibile utilizzare il beneficio regionale su quelli deliberati prima del 28 agosto: le domande vanno presentate ai Consorzi fidi entro il 31 dicembre, con la possibilità di perfezionare la procedura nei sei mesi successivi.
Riferendosi a questa misura, Luca Bartolini, responsabile del comprensorio per Fratelli d’Italia, contesta i dem forlivesi. "Oggi abbiamo avuto la riprova – afferma in una nota – di quanto siano state strumentali le polemiche sollevate dal Pd di Forlì sull’idea del Comune di destinare i fondi raccolti con le donazioni per abbattere gli interessi sui mutui necessari alla popolazione colpita dall’alluvione. Cosa dice adesso la sinistra forlivese ora che l’idea della giunta Zattini è stata sposata dal presidente della Regione?". Bartolini aggiunge: "La proposta di Zattini è stata male interpretata. Qualcuno potrebbe obiettare che quelli della Regione sono soldi pubblici, mentre quelli del Comune erano frutto di donazioni private. Ma con la cifra donata, distribuita a pioggia, si potrebbero dare 300400 euro a famiglia, senza risolvere i problemi di nessuno; mentre un accesso al credito agevolato avrebbe dato la possibilità, anche a chi non ha garanzie da offrire alle banche, di affrontare spese e lavori in attesa dei ristori".