
Ha chiuso gli occhi lunedì all’Hospice di Forlimpopoli Lucio Di Taranto, 63 anni (era nato il giorno di Natale del...
Ha chiuso gli occhi lunedì all’Hospice di Forlimpopoli Lucio Di Taranto, 63 anni (era nato il giorno di Natale del 1961), informatore scientifico del farmaco in pensione. Se l’è portato via, dopo una lotta di diversi mesi da lui combattuta sempre con forza, una leucemia manifestatasi che negli ultimi mesi si era aggravata. Estremamente lucido fino alla fine, ha deciso di farsi ricoverare presso la struttura di Forlimpopoli dopo aver capito che la malattia aveva preso il sopravvento e lo ha fatto dopo averne parlato con la moglie e con i tre figli, che ora lo piangono inconsolabili per l’immane perdita.
Il basket ed il podismo, oltre alla famiglia, erano le sue due grandi passioni. Di Taranto, nato in Puglia e romagnolo d’adozione dopo aver conseguito a Bologna la laurea in Farmacia, era un grande tifoso dell’Unieuro, passione che condivideva con la moglie Alessandra Schiubuola, anche lei super sostenitrice da tanti anni dei colori del basket cittadino, e con il figlio più piccolo Lorenzo. Poi c’era il podismo e l’amore per la corsa e per le maratone. Complessivamente ne ha corse una cinquantina e anche con tempi eccellenti attorno alle tre ore, di cui quasi la metà in compagnia degli amici della Asd Friends, un gruppo di persone accomunati dalla voglia di correre e di girare l’Europa per disputare maratone e visitare città e luoghi significativi.
"Lucio era una persona fantastica, per certi aspetti duro e rigoroso, ma di una bontà incredibile, uno su cui potevi sempre contare – ricorda l’amico di maratone Alessandro Gigliotti –. Insieme al nostro gruppo abbiamo corso le maratone di Amsterdam, Rotterdam, Chicago, New York, Parigi, Istanbul, Madrid, Barcellona, Malaga, Valencia. Quando apriva la campagna abbonamenti dell’Unieuro era fra i primi ad abbonarsi, così come ad acquistare i biglietti per andare in trasferta".
Stefano Benzoni