MATTEO BONDI
Cronaca

Forlimpopoli, lavori e timori. Nuove vasche di laminazione: "Ma restano le preoccupazioni"

C’è un progetto contro gli allagamenti a San Pietro ai Prati. Il gruppo di minoranza ’La nostra città’: "La giunta non ha spiegato per tempo e chiaramente gli interventi".

Le vasche proteggono l’abitato dalla frequente tracimazione dei canali di bonifica

Le vasche proteggono l’abitato dalla frequente tracimazione dei canali di bonifica

A San Pietro ai Prati è tutto pronto per procedere con la realizzazione delle due vasche di laminazione a protezione dell’abitato che, negli ultimi anni, ha subito diversi allagamenti per la tracimazione dei vari canali di bonifica che insistono intorno alla frazione di Forlimpopoli. A darne notizia è il gruppo di minoranza in consiglio comunale ‘La nostra città’, dopo aver partecipato alla specifica consulta e a un incontro che si è tenuto nella stessa frazione la scorsa settimana. Uno simile, organizzato più di un mese fa, si risolse in una marea di polemiche contro l’amministrazione pubblica, dato che il progetto non venne presentato. Da quanto riferiscono i consiglieri di opposizione questa volta i progettisti del Consorzio di Bonifica, titolare dell’intervento, hanno illustrato l’intervento dal punto di vista tecnico, ma è la comunicazione politica che ha "indispettito tutti i presenti".

"Pur presenti, la sindaca Milena Garavini, l’assessore ai lavori pubblici Aride Poletti e quello all’ambiente Paolo Liverani - spiegano i componenti de ‘La nostra città’ - non sono riusciti a creare un filtro fra i tecnicismi idraulici e le preoccupazioni dei cittadini, che hanno espresso disappunto e protestato per un’informazione tardiva e poco chiara". Il gruppo esprime apprezzamento per la presentazione tecnica da parte dei progettisti, e ritiene valida e perseguibile la realizzazione delle vasche di laminazione, ma "riteniamo che un progetto di questa portata avesse bisogno di un percorso partecipativo che è completamente mancato".

"Non è certo una sorpresa - proseguono i consiglieri -, dal momento che informazione e trasparenza non sono mai state peculiarità della sindaca. A questo punto pare che non si possa modificare nulla e si passi ben presto alla possibile cessione del terreno su base volontaria, oppure attraverso lo strumento dell’esproprio".

"Eppure, paradossalmente, gli abitanti di S. Pietro ai Prati si possono definire ben informati - proseguono i consiglieri di opposizione -. Un progetto simile insiste sul torrente Ausa fra Forlimpopoli e Selbagnone. In questo caso i cittadini si sono visti recapitare le lettere di possibile esproprio, senza che nessuno li avesse informati. Nulla è trapelato in nessuna commissione, consulta, consiglio di zona o consiglio comunale". Dall’albo pretorio si estrapola che il solo progetto dell’Ausa ha un ammontare dei lavori di 5,5 milioni di euro.

Matteo Bondi