
In paese inizia a serpeggiare la paura dei malviventi
Furti e vandalismi colpiscono da settimane Santa Sofia e in paese comincia a serpeggiare la paura. L’ultimo episodio, il più grave in ordine di tempo, si è verificato nelle abitazioni delle famiglie Campacci-Leoni e Stefanelli-Salvadorini, messe a soqquadro nella prima serata di venerdì 14 febbraio.
Siamo nel rione Borgo, in un edificio a due piani dei primi del ‘900, tra le vie Luciano Greggi e piazza Gentili, a fianco del parco Guelfo Zamboni e del parcheggio del Vallino.
I malviventi, complice la festa di San Valentino, hanno forzato la finestra della abitazione del primo piano e hanno rubato un po’ di oggetti in oro e in argento buttando tutto all’aria.
Emiliano ed Azzurra nonostante abbiano fatto le ore piccole per risistemare le stanze, sono ovviamente preoccupati di quello che è accaduto. "La nostra ipotesi è che i ladri, dopo aver parcheggiato l’auto nel Vallino – dicono – si siano introdotti dopo aver verificato che nessuno fosse in casa. La cosa strana è che il tutto è avvenuto tra le 19,15 e le 20,50. I nostri amici e vicini erano andati a mangiare un boccone in un locale del centro mentre noi ci siamo recati a Civitella a mangiare una piadina. Sono passati dalla nostra finestra forzandola e visto che abitiamo al primo piano, hanno poi raggiunto l’abitazione di Cecilia e Carlo dalla scala che collega i due appartamenti".
"Da noi purtroppo oltre a rubare – aggiunge Cecilia – hanno rovinato mobili, specchio, lampadari e la testata del letto cercando di individuare una fantomatica cassaforte. Il tutto è avvenuto in meno di due ore".
La modalità del furto, unito al vandalismo, ha sorpreso anche i carabinieri di Santa Sofia che, nei giorni scorsi, erano riusciti nel frattempo ad individuare e a denunciare quattro persone autori di furti in diverse auto in sosta nelle vie Unità d’Italia, G. Amendola, Pier Paolo Pasolini e a Spinello secondo modalità già registrate anche a San Zeno e Galeata. Insomma, l’idea che si è fatta strada è che esista una banda che agisce in tutta la Val Bidente. I cittadini cominciano a preoccuparsi e invocano una maggiore presenza delle forze dell’ordine, ma va precisato che il personale delle stazioni dei carabinieri di Santa Sofia, Galeata, Civitella complessivamente è di 11 unità che devono coprire un territorio molto vasto che da Campigna arriva alle porte di Meldola, caratterizzato da numerosi centri abitati e frazioni, oltre a dover prestare servizio con turni molto lunghi anche in altre località del circondario forlivese. Le preoccupazioni da parte dei cittadini crescono perché vedono nell’aumento di questi episodi criminali diffusi in tutta la Val Bidente l’operato di una vera e propria banda.
Preoccupata anche la sindaca Ilaria Marianini: "Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine e continueremo a monitorare la situazione e a garantire la sicurezza di tutti. Inoltre, la sorveglianza attiva e la collaborazione di ognuno di noi nelle diverse zone del paese sono fondamentali per prevenire ulteriori episodi. Vi invito pertanto a prestare attenzione a movimenti sospetti e a segnalare tempestivamente alle autorità qualsiasi situazione anomala". Ma all’appello dovrebbe seguire anche l’installazione di un moderno sistema di videosorveglianza che manca da anni in paese (già presente però a Meldola, Forlimpopoli, Bertinoro) e che cittadini ed esercenti auspicano sia installato in tempi celeri nelle aree più problematiche del paese.