Furti Forlì, terrore in un panificio. Bandito messo in fuga

Meldola, allarme ieri notte: uomo incappucciato tenta di rapinare un forno nella centralissima piazza Orsini. Scappa dopo la reazione dei titolari

Sul luogo della tentata rapina intervenuti i carabinieri

Sul luogo della tentata rapina intervenuti i carabinieri

Forlì, 8 marzo 2023 – Sono le 2.10 di ieri notte quando scintilla il terrore all’interno del forno Bulgarelli di piazza Felice Orsini, nel cuore di Meldola, a due passi dal municipio. È a quell’ora che un uomo fa irruzione nel locale brandendo una bottiglia rotta. "Datemi cento euro!". Il titolare del panificio è impietrito. Poco dopo lo raggiunge, dietro al bancone, un suo collaboratore; entrambi rispondono al bandito che in cassa non ci sono soldi. L’assalitore allora (che cinque minuti prima era entrato nel stesso locale per chiedere di mangiare qualcosa: richiesta andata a vuoto) pretende come bottino la collana che indossa il titolare; lo sconosciuto è sempre più nervoso. La tensione è vibrata dal terrore. Il titolare del panificio e il suo collaboratore, all’apice del panico, reagiscono. Scagliano contro il rapinatore un mobiletto; così è lui adesso ad avere paura; perde il controllo della situazione. Scappa. A mani vuote.

Scatta immediato l’allarme ai carabinieri. Il bandito s’è dileguato. Attraversa le strade del centro. Sembra senza una meta. Lo intercetta l’auto di una guardia giurata in perlustrazione, dalle parti dell’Irst. Il fuggitivo indossa una felpa e appare "incappucciato". Anche il vigilantes allerta i carabinieri, e poco dopo scorge quel tizio salire su un’auto, che parte; segue quindi la vettura. E si tiene in contatto coi carabinieri. Che poco dopo intercettano la macchina, che si blocca. Dall’abitacolo schizza via quell’uomo, ancora incappucciato. Si dilegua. I militari dell’Arma fermano gli altri due a bordo del veicolo. Ma dopo averli sentiti e aver controllato a fondo le loro generalità, li rilasciano: stando agli inquirenti, non avrebbero a che fare con la tentata rapina dell’incappucciato. Che nel frattempo è sparito. Forse non per molto.