Giornate del Fai ’Miglio bianco’ e non solo: quasi tremila visitatori

Successo per l’iniziativa che ha coinvolto anche numerosi studenti come guide, avvicinando i giovani al patrimonio culturale: "Ci prepariamo da due mesi".

Giornate del Fai  ’Miglio bianco’ e non solo:  quasi tremila visitatori

Giornate del Fai ’Miglio bianco’ e non solo: quasi tremila visitatori

Anche quest’anno, la primavera del Fai è stata coronata dal successo. Sono stati, infatti, centinaia i forlivesi che si sono messi ordinatamente in fila, curiosi di entrare nei luoghi individuati dalla Fondazione e aperti al pubblico: in tutto circa tremila persone. E la collaborazione con le scuole, con gli studenti delle scuole superiori nel ruolo di ciceroni, è stato un valore aggiunto che, probabilmente, ha incoraggiato l’avvicinamento dei più giovani. Per la visita di sabato (ore 16) al quartiere razionalista, che comprende i mosaici del cortile italico nell’ex collegio aeronautico, ad esempio, tre gruppi di visitatori, di circa venti persone ciascuno, si avvicendavano lungo il corridoio. Da una parete all’altra, Tommaso, Camilla, Filippo e Davide, si alternavano per raccontare, come vere guide professioniste, i mosaici di Angelo Canevari, con la storia del volo, dalle macchine volanti di Leonardo in poi, della celebrazione delle vittorie fasciste, dello stile futurista farcito di retorica fascista, della bicromia ereditata dai mosaici romani, con stralci dei discorsi di Mussolini e del vate.

"Ci prepariamo da due mesi – dice Filippo, che frequenta la 3ªA del liceo artistico Canova –. Ci siamo divisi le aree da presentare a partire dai nostri interessi. Ma ciascuno ha imparato anche la parte degli altri, per sostituirci a vicenda nel caso qualcuno si fosse dovuto assentare". La visita prosegue nella sala Icaro, aula magna del liceo classico, con le costellazioni dell’emisfero nord sul soffitto e quelle dell’emisfero sud sul pavimento, la rosa dei venti e la simbologia meteorologica, realizzata dopo la morte di Bruno Mussolini, figlio di Benito. "Insegno in questa scuola da due anni – dice Gloria Scaiola, docente di storia dell’arte – e sono iscritta al Fai da tempo. Quest’anno ho preso contatti con la Fondazione e abbiamo organizzato le giornate. Si tratta di un’esperienza che rientra nel ’percorso delle competenze trasversali e dell’orientamento’, cioè 90 ore richieste dal ministero da svolgere nel corso del triennio. Lavoriamo all’iniziativa da ottobre e sono coinvolti 25 ragazzi e ragazze per la visita ai mosaici e altrettanti per quella del Museo delle ferrovie".

Oltre a una porzione di quartiere razionalista (469 visitatori) – ribattezzato ’Miglio bianco’, sul quale il Comune punta per la candidatura all’Unesco – e al Museo delle ferrovie (539), i luoghi da visitare erano Palazzo Gaddi (643), la residenza comunale (547), le ex Gallerie Caproni a Predappio (713) e il Parco fluviale a Santa Sofia (75).

Paola Mauti