
La scaletta prevedeva che la visita di Mattarella ai laboratori del Saffi-Alberti arrivasse prima di ogni altra cosa: prima del bagno di folla, prima del palco azzurro al centro del campo sportivo, prima dei riflettori puntati. Così è stato: una visita discreta, che il Presidente ha condiviso con alcuni studenti, con il dirigente Giovanni Maria Ghidetti e con poche telecamere autorizzate. La scuola si era a lungo preparata perché tutto fosse in ordine e i ragazzi facevano le prove da giorni: nel laboratorio di moda si sarebbe dato un saggio su come si realizza un abito, in quello di biologia avrebbe preso vita un esperimento e negli spazi di ‘costruzioni’ si sarebbe tenuta una simulazione di terremoto, scelta quanto mai azzeccata, dato che arrivava l’indomani dell’evento sismico che ha scosso la Romagna.
Ma ecco come ha avuto luogo più nel dettaglio la passeggiata del Capo di Stato negli spazi della scuola. All’arrivo si è fermato a firmare le targhe della scuola, per lasciare un ricordo tangibile oltre a quello, indelebile, che porteranno con sé gli studenti; poi si è spostato nel laboratorio di ‘progettazioni moda’, dove diverse emozionate studentesse – microfono alla mano – hanno dato un saggio pratico di come si fanno i bozzetti, come si progetta una collezione e come si imbastiscono i manichini. Si è parlato anche di progetti passati, infatti le studentesse hanno fatto vedere con orgoglio una linea di borse realizzata lo scorso anno: "Complimenti, molto eleganti", il commento di un Presidente sorridente e benevolo. Qualche studente si è seduto alla macchina da cucire, dando una prova pratica di come si confeziona un indumento, mentre qualcuno spiegava la procedura passo a passo, trasformandosi da studente a professore, come talvolta capita nella vita, ma, magari, non trovandosi di fronte al Presidente della Repubblica in persona.
Tre ragazze si sono improvvisate modelle, indossando altrettanti sontuosi abiti da loro realizzati nel contesto di diversi progetti che le hanno coinvolte insieme ai compagni. Mattarella, interessato e partecipe, si è poi spostato nel laboratorio di biologia, dove i ragazzi, vestiti nei loro camici d’ordinanza, si sono seduti ai microscopi, muniti di vetrini carichi di batteri: in particolare è stato analizzato il batterio dell’Escherichia coli. In ultimo ecco il laboratorio di ‘Costruzioni, ambiente e territorio’ (l’ex Geometri). Qui gli studenti hanno dato vita a un sisma in miniatura, grazie a una macchina che simula l’oscillazione di un edificio, per poi elencare gli accorgimenti da tenere per ammortizzare i danni sugli edifici. Il Presidente ha ascoltato con attenzione, senza mai distogliere lo sguardo dagli studenti che davano le loro spiegazioni. "Ci eravamo preparati tanto, ma si temono sempre gli imprevisti – il commento del dirigente Ghidetti –, invece tutto è andato benissimo e i ragazzi sono stati all’altezza del loro compito. Il Presidente si è complimentato con loro e si è fermato con tutti per un saluto. L’emozione è stata tanta ed è stata tutta ripagata".
Sofia Nardi