I 70 anni di Altero Le storiche pizze da generazioni nel cuore della città

L’apertura il 18 maggio 1953 della prima sede del marchio poi approdato anche a Bologna e cantato da Lucio Dalla. In corso della Repubblica tutto è rimasto come allora.

I 70 anni di Altero  Le storiche pizze  da generazioni  nel cuore della città

I 70 anni di Altero Le storiche pizze da generazioni nel cuore della città

"Per prima cosa mangio una pizza da Altero’, cantava Lucio Dalla in ‘Dark Bologna’ mettendosi nei panni di un uomo che fa ritorno nella sua città dopo una lunga assenza. Non tutti sanno, però, che la pizzeria al taglio più iconica di Bologna non nasce all’ombra delle due torri, ma, se mai, di San Mercuriale. La data di apertura risale esattamente al 18 maggio 1953: ieri ricorrevano i 70 anni fa.

La storia della pizzeria nacque dall’intuizione di Altero Giampieretti, che ha poi dato nome a quella che si è trasformata in una piccola catena: era un marchigiano che si trovò a passare da Forlì in una giornata speciale: il 13 dicembre, la data della sentitissima festa di Santa Lucia. Vide corso della Repubblica così vivo e pieno di gente da decidere di aprire proprio lì, lontano da casa, la sua prima attività.

Un’attività, tra l’altro, decisamente innovativa per l’epoca: una pizzeria al taglio che puntava sulla semplicità e la rapidità del servizio, offrendo pochi gusti capaci di soddisfare tutti i palati e sfornando a getto continuo. La stessa ricetta che oggi, a sette decenni da quel giorno, continua ad attrarre clienti. Negli anni Sessanta Giampieretti assunse come dipendente Fernando Agnoletti.

Da semplice banconista, Agnoletti passò a dirigere le varie attività targate ‘Altero’ che, anno dopo anno, nascevano nelle città della Romagna e dell’Emilia: innanzitutto a Bologna, ma anche a Modena e poi a Rimini. Negli anni Settanta Giampieretti decise di cedere proprio ad Agnoletti il negozio di corso della Repubblica, per dedicarsi in via esclusiva a quello di Bologna, che ancora oggi è gestito dai suoi discendenti, in particolare dal figlio Orfeo.

Nel tempo anche a Forlì l’attività raddoppiò, aprendo i battenti anche in corso Garibaldi, a pochi metri dal palazzo dell’ex Monte di Pietà: oggi in quel punto c’è ancora una pizzeria al taglio, ma, cambiando gestione, ha perso lo storico nome ‘Altero’ che, a Forlì, resta assegnato solo al punto che da 70 anni senza interruzioni si trova ancora nel corso che porta al cuore della città.

Ora Fernando ha 89 anni, ma non è stanco della pizzeria nella quale ha investito tempo, passione e amore per tanti anni e ancora si occupa della gestione insieme al nipote Giacomo che ha preso le redini dell’attività. Nel corso degli anni da Altero quasi tutto è rimasto uguale: gli interni in legno, l’arredamento vintage e, soprattutto, le inconfondibili pizzette, sempre così uguali a se stesse da rappresentare per molti il comfort food per antonomasia, ottime come pranzo veloce o per una merenda dopo scuola. Infine, sono pratiche da usare come semplice ed economica macchina del tempo, per rapidi viaggi a ritroso nella propria storia (e nella storia della città). Proprio come suggeriva Lucio Dalla.

Sofia Nardi