La Alpi Spa è un’azienda leader nella fabbricazione di superfici decorative con fogli da impiallacciatura e pannelli a base di legno ed è la più importante industria locale con due stabilimenti in paese: Alpi Divisione Legno in viale della Repubblica e Alpi Divisione Linteco, in via provinciale faentina, con circa 400 dipendenti.
Eugenio Maini (foto) amministratore delegato, quali sono i vostri maggiori problemi in questa tragica situazione?
"Nelle due fabbriche abbiamo già risolto i problemi dell’alluvione e da lunedì-martedì prossimo potremmo riprendere l’attività al 100%. La viabilità interrotta però per ora è consentita, nel passaggio a senso unico alternato, sulla strada sotto la frana della riva della ‘Pappona’ solo ai mezzi di non oltre 35 quintali. Gli autotreni che utilizziamo noi possono pesare anche 250270 quintali perché caricano tronchi enormi ma anche liquidi come acqua ossigenata o viscosi come le colle che non si possono trasportare nei furgoni".
Quindi ora il problema principale è la viabilità?
"Siamo in grado di ripartire ma le autorità ci devono fornire la soluzione perché facciamo fatica a convincere i nostri clienti internazionali del mondo dell’arredo, dell’automobile e della nautica che siamo in grado di produrre, se non possiamo ricevere materie prime per consegnare il prodotto finito".
Una nota di speranza?
"Che si possa adeguare al traffico pesante la stessa strada provinciale interrotta, allargandola verso il monte franato. Dall’altro ieri abbiamo personale al lavoro con le materie prime residue. Stiamo chiedendo ai fornitori, se possibile, di trasferire su furgoni il materiale necessario sia in entrata che per il prodotto finito, ma occorrerebbe moltiplicare i viaggi di dieci volte almeno e non è molto praticabile".
g.a.