MARCO BILANCIONI
Cronaca

I piani per la serie A Forlì promossa? Motorola come sponsor e budget di 3 milioni

I biancorossi giocano domani la partita decisiva per il primo posto. Fuori dal campo, si ragiona da mesi di come trovare le risorse. Possibile anche l’arrivo di nuovi soci: "È auspicabile".

I piani per la serie A  Forlì promossa?  Motorola come sponsor  e budget di 3 milioni
I piani per la serie A Forlì promossa? Motorola come sponsor e budget di 3 milioni

di Marco Bilancioni

Se il campionato di serie A2 di basket fosse finito domenica scorsa, Forlì lo avrebbe chiuso al primo posto su 32 società partecipanti alla seconda serie nazionale. Una posizione che, da metà dicembre a oggi, ha ricoperto sempre con l’eccezione di due settimane, una a gennaio e una a inizio aprile: domani, al Palafiera, si gioca lo scontro diretto decisivo per mantenere tale posizione. Senza mezzi termini, per la Pallacanestro 2.015 è un’annata straordinaria – con 8 giocatori nuovi, più l’allenatore – che nessuno avrebbe pronosticato. Con appena sei sconfitte sul campo, è un percorso che autorizza a pensare alla promozione in serie A. E, da parte di una società seria come quella di viale Corridoni, anche a organizzarsi per farvi fronte.

L’ultimo massimo campionato per Forlì fu il 199697, l’ultima promozione quella indimenticabile del maggio 1995 quando un canestro di Andrea Niccolai chiuse la finale contro Rimini con uno storico 3-0. Rispetto ad allora, molti aspetti sono cambiati: la serie A1 è più costosa e difficile (ne parliamo a parte) e il territorio forlivese non è certo diventato più ricco. Ciò non toglie che, in silenzio e da mesi, la Pallacanestro 2.015 abbia iniziato a lavorare su un budget per l’eventuale promozione in serie A. "Speriamo di avere questo problema", ha detto recentemente al Carlino il presidente Giancarlo Nicosanti in bilico tra le ragioni del cuore e quelle del professionismo. Sì perché – anche se nessuno si tirerebbe indietro – la promozione va considerata comunque come un forte impegno economico. Tanto che resta prudenza anche su un eventuale rinforzo last minute in vista delle partite decisive.

Quanti soldi sarebbero sul tavolo in caso di promozione? I bene informati ragionano di un budget di 3,2 o 3,3 milioni di euro per una stagione 202324 in massima serie. Si può parlare di 4 milioni conteggiando anche le spese non dedicate alla prima squadra, per esempio l’attività giovanile. Cifra di tutto rispetto se paragonata alla stagione corrente (è praticamente il doppio), anche se in termini assoluti sarebbe tra i budget più bassi di tutta la massima serie e la salvezza andrebbe celebrata come uno scudetto.

La prima novità su cui si ragiona (qualcuno dice anche in caso di permanenza in A2) è un nuovo sponsor. Più persone riferiscono il nome di Motorola, storico marchio di telefonia che ha già fatto la sua comparsa – per i tifosi più attenti – nella Supercoppa disputata a settembre. Un aspetto significativo è dato dal fatto che Forlì aveva organizzato le finali, pur senza arrivarci, dunque c’era l’idea di creare un primo contatto ‘forte’ tra il marchio e la piazza. Tra Unieuro e Motorola c’è un filo che li lega fuori dai campi di basket, ovvero la distribuzione di prodotti tecnologici. Allo stesso modo, sulle maglie biancorosse, è già comparso Ignis, cucine pluriscudettate con Varese negli anni Settanta. Non è un mistero, del resto, che il presidente della Pallacanestro 2.015 Giancarlo Nicosanti sia anche amministratore delegato dell’azienda Unieuro, che ha sede in via Maroncelli nel bellissimo palazzo Hercolani in pieno centro storico. Unieuro, tra l’altro, resterebbe sulle maglie e nella cartellonistica, anche se non più come primo sponsor. Un altro nome segnalato in ascesa è quello di Banca Reale, istituto di credito piemontese che intende radicarsi maggiormente in città.

Poi c’è il discorso della base societaria. La proprietà della Pallacanestro 2.015 è l’omonima Fondazione costituita nella primavera 2016, nel suo primo anno di storia. Nata con sei membri (il presidente è Giuseppe Silvestrini, numero uno dell’aeroporto Ridolfi), il totale è aumentato a sette l’anno successivo e da allora non è più cambiato. Il presidente della parte sportiva è Giancarlo Nicosanti, che recentemente ha detto che un ulteriore allargamento è "possibile e auspicabile". Se ne parlava anche prima del Covid. E, anche se sui nomi le bocche sono cucitissime, giungono conferme sull’esistenza di potenziali interessati. Allargare le base sarebbe ovviamente fondamentale in un campionato oneroso come la A. Finora i soci hanno sempre ripianato le perdite al termine della stagione sportiva, in maniera da ripartire senza debiti nella successiva. Considerando che iscrizione e fideiussione alla serie superiore comportano subito – a luglio – 600mila euro, Forlì giocherà da qui alla fine un campionato parallelo fuori dal campo, con partite altrettanto decisive. In palio, lo stesso grande sogno di 28 anni fa.