
I sapori agresti sono di passaggio con merende e degustazioni
A Predappio Alta era tradizione antica che in novembre si svolgesse la Festa dei Vignaiuoli, riscoperta diversi anni fa dalla locale Pro loco. Poi la pandemia e altre difficoltà degli ultimi tempi hanno interrotto la bella tradizione. Con il recente rinnovo del consiglio della Pro loco, la presidente, Barbara Lucchi, ha annunciato che per quest’anno il nuovo consiglio non sarebbe arrivato a preparare la manifestazione, "ma di aver già messo in programma la ripresa della tradizionale festa per novembre 2024". Per quest’anno l’associazione La Strada dei Vini e dei Sapori ha organizzato per domenica prossima, con inizio alle ore 16 presso la Cantina Nicolucci di via Umberto I 21, la manifestazione ‘Sapori agresti di passaggio: merenda con degustazione’, con una durata di circa 90 minuti. E’ necessario però iscriversi entro venerdì prossimo, scrivendo a holami68@icloud.com o via whatsapp a Micaela (formatrice Slowfood, cell. 366.4444131, costo della esperienza e degustazione 20 euro da regolare in loco).
Spiegano gli organizzatori: "Si tratta di una merenda contadina nella rustica cornice della cantina, con assaggi, racconti e tradizioni che porteranno i partecipanti in un mondo dove scoprire tutti i sapori dell’inverno e dei grandi vini di Fattoria Nicolucci".
L’ultimo erede di cinque generazioni di esperti e appassionati vignaioli è l’enologo Alessandro Nicolucci che continua a coltivare, mostare e invecchiare in particolare il Sangiovese di Predappio Alta, fra cui il Predappio Predappio Vigna del Generale e Tre Rocche. L’iniziativa si svolgerà all’insegna di "tradizioni, sapori agresti e racconti sui riti di passaggio stagionali, in una vera cantina dove i visitatori impareranno e assaggeranno direttamente la vera Romagna rurale, nonché tanti assaggi di piatti dal sapore di una volta, assieme alle degustazioni dei grandi vini prodotti in azienda, in questa merenda culturale dove imparare a conoscere tutti i segreti e le suggestioni di questo speciale periodo dell’anno legato a San Martino".
Quinto Cappelli