SOFIA NARDI
Cronaca

Il coraggio di Entezar all’ExAtr

La regista, scrittrice e attivista afghana domani e venerdì con il suo ultimo documentario e il nuovo libro .

Classe 1994, nata a Farah, Zainab Entezar è oggi in esilio in Germania

Classe 1994, nata a Farah, Zainab Entezar è oggi in esilio in Germania

Due giornate per ascoltare una voce che resiste, racconta e lotta: domani e venerdì Forlì accoglie Zainab Entezar, regista, scrittrice e attivista afghana, protagonista del ciclo ‘Freedom Voices’, promosso da Meet the Docs! Forlì Film Fest, Amnesty International Italia - Gruppo locale di Forlì, Rete del Caffè Sospeso e il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Classe 1994, nata a Farah e oggi in esilio in Germania, Entezar è una delle figure più coraggiose e incisive del panorama culturale afghano contemporaneo.

Laureata in Giornalismo e con un Master in Pubblica Amministrazione, è considerata la prima e unica donna ad aver girato un film sotto il regime talebano, un atto di estremo coraggio che le è costato caro, infatti ha subito minacce e persecuzioni che l’hanno costretta a lasciare la sua terra. Nonostante l’esilio forzato, però, la sua voce non si è spenta: continua a raccontare la condizione femminile in Afghanistan attraverso opere cinematografiche e letterarie, dando spazio a storie che hanno estremo bisogno di essere raccontate, perché le loro protagoniste sono spesso ridotte al silenzio e la loro parola rischia di rimanere inascoltata.

Il suo ultimo documentario, intitolato ‘Shot the voice of freedom’, sarà proiettato domani sera alle 20.45 all’ExAtr. Il film è un potente atto di denuncia contro l’oppressione talebana, raccontato attraverso le storie delle donne che resistono e si organizzano per rivendicare i loro diritti fondamentali.

La serata, a ingresso con offerta libera, offrirà al pubblico anche la possibilità di dialogare con la regista che sarà presente in sala, disponibile a rispondere a domande e ad accendere un dibattito insieme ai presenti.

La seconda giornata, venerdì, partirà alle 10.30 al ‘laboratorio aperto’, negli spazi dell’ex asilo Santarelli. Dopo i saluti istituzionali da parte dell’assessora Paola Casara, verranno proiettati tre cortometraggi della cineasta, la quale, a seguire, presenterà anche il suo nuovo libro dal titolo ‘Fuorché il silenzio. Trentasei voci di donne afghane’: una raccolta di testimonianze che restituisce la forza collettiva della resistenza femminile afghana. Tutte le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano, mentre gli incontri con la regista si terranno in lingua farsi con traduzione consecutiva.

Durante entrambe le giornate sarà possibile acquistare il libro della regista. L’evento rientra nel progetto ‘Rete del caffè sospeso’, un sodalizio internazionale nata a Napoli nel 2010 che sostiene intellettuali dissidenti attraverso una vera e propria scorta mediatica, per evitare che la loro voce venga isolata nel mondo o nei propri paesi d’origine.

Sofia Nardi