La grandissima irritazione dei modiglianesi che a volte sfocia in vere e proprie arrabbiature perdura da sei anni dato che l’unico impianto Tamoil rimasto per fare rifornimento di benzina o diesel, in via Gramsci, è da allora in modalità solo self service ed eroga a singhiozzo: a volte il contante non viene accettato, a volte non funziona il bancomat, spesso non funzionano entrambi. Il 26 giugno 2019 nella ‘Cronaca dal Bar - appuntamento settimanale’ sulla pagina del Carlino dedicata a Modigliana, l’intervistato Luigi Lippi già commentava: "Difficile la situazione per i carburanti: un distributore è fermo da 18 mesi e l’altro ha problemi nell’erogazione".
Dallo scorso mese un esasperato Vitaliano Massari, 76enne impiegato in pensione, si è messo a monitorare le interruzioni del servizio. "Guido un vecchio fuoristrada spagnolo Suzuki Santana che ha un notevole consumo di carburante e acquisto ogni settimana 35-40 litri di benzina. Il perdurante disservizio mi costringe ad utilizzare la piccola riserva di benzina che mantengo per le macchine da giardino".
Verso la fine di settembre in tre occasioni non ha potuto fare il pieno a causa del black out dell’impianto. Anche sabato 28 settembre, giorno di mercato, il distributore si è bloccato e due suoi amici sono andati a Tredozio, distante 10km. Giovedì 12 ottobre è al distributore con un gruppo di 6-7 motociclisti senza benzina nei serbatoi e la pompa non eroga. "Uno di loro trova una scritta – spiega Massari – seminascosta su una delle due colonne che sorreggono la pensilina: ’Il distributore funziona anche con l’App telefonica di Telepass Pay’. Un motociclista ce l’ha e ha offerto la benzina agli amici". Domenica 13 e lunedì 14 ottobre l’apparecchiatura è fuori servizio così va a Tredozio: distante 10 km, distributore Tamoil, rifornimento più caro, addetto presente anche la domenica. "Giovedì 17 ottobre ho avuto problemi con il pagamento elettronico".
Il distributore non dà informazioni su come avvisare un responsabile dell’interruzione del servizio e nessun numero telefonico è a disposizione. Adriano Cheli, capogruppo di minoranza consigliare, il 14 ottobre ha telefonato a Milano alla Tamoil e nella mattinata è arrivato il tecnico. "Il problema – riferisce Cheli – secondo il tecnico è una connessione internet bassa perché la Tamoil ha cambiato il gestore telefonico con la fibra Fastweb ma con una chiavetta che lì non copre. I soldi non vengono ricevuti per colpa dell’incaricato/a che o non li ritira in tempo o mette su la cassetta storta che quindi non funziona. A Tamoil non arrivano mai segnalazioni.
Onorio Bellini 67 anni gestisce da 24 anni la tabaccheria adiacente al distributore. "L’area di servizio – spiega – dovrebbe essere gestita da un addetto in grado di occuparsi delle cose più elementari, come il controllo degli erogatori e la pulizia. Da maggio 2023 causa piogge frequenti sono spesso costretto a resettare tutti i miei terminali, compreso il distributore esterno delle sigarette e devo intervenire ogni volta per un disagio di linea telefonica o corrente. La stessa cosa potrebbe riguardare l’impianto di carburante".
Giancarlo Aulizio