MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Il fotografo dell’anno. La Fiaf premia Venturi: è il più giovane di sempre

La Federazione italiana lo ha scelto "per la coerenza, profondità e attualità della sua ricerca". L’autore: "Mi sto misurando anche con l’IA".

La Federazione italiana lo ha scelto "per la coerenza, profondità e attualità della sua ricerca". L’autore: "Mi sto misurando anche con l’IA".

La Federazione italiana lo ha scelto "per la coerenza, profondità e attualità della sua ricerca". L’autore: "Mi sto misurando anche con l’IA".

Forlì, 2 giugno 2025 – Fino a pochi anni fa era solito definirsi ‘fotografo documentarista’, perché si dedicava esclusivamente a storie reali, scoperte dietro casa o negli angoli più remoti del pianeta. Oggi, il fotografo forlivese Filippo Venturi – appena nominato ‘Autore dell’anno 2025’ dalla Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche) – preferisce parlare di sé come ‘artista visivo’, essendosi concentrato, negli ultimi tempi, sulla sperimentazione consapevole delle soluzioni introdotte dall’intelligenza artificiale. Un’innovazione, quest’ultima, che sta letteralmente stravolgendo il mondo della comunicazione e, dunque, anche la fotografia.

Tornando all’ambito riconoscimento, istituito nel 1994 dalla Fiaf per celebrare le eccellenze della fotografia italiana, Venturi (classe 1980) è il più giovane autore a esserne stato, finora, insignito. Nella motivazione si legge, fra l’altro: "la Fiaf ha scelto Filippo Venturi come ‘Autore dell’anno’ per la coerenza, la profondità e l’attualità della sua ricerca fotografica, che coniuga rigore documentario e linguaggio contemporaneo. Venturi si è distinto nel panorama italiano e internazionale per la capacità di affrontare temi complessi – come l’identità nazionale, il controllo sociale, l’intelligenza artificiale e la memoria storica – con uno sguardo personale, empatico e, al tempo stesso, critico. I suoi progetti, tra cui Made in Korea e Broken Mirror, riescono a restituire l’essenza di contesti geopolitici e culturali distanti, rendendoli accessibili e stimolanti per il pubblico. La Fiaf ha inoltre riconosciuto la sua volontà di sperimentare nuovi linguaggi visivi, anche attraverso l’uso consapevole delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale, mantenendo sempre una forte integrità autoriale. Con questo riconoscimento, la Federazione intende valorizzare un autore che rappresenta appieno sfide e potenzialità della fotografia contemporanea".

"Lungi dall’essere un traguardo, il riconoscimento è, per me, l’occasione per riflettere sul percorso fatto finora – dichiara il fotografo forlivese –. Ho apprezzato il coraggio dimostrato dalla Fiaf nel voler premiare un autore che, in particolare negli ultimi due anni, si è misurato con l’intelligenza artificiale: uno strumento che, nel nostro settore, è guardato ancora con circospezione".

Forte della sua laurea in Informatica, Venturi si è cimentato senza timore nelle nuove tecnologie, ma non ha mai perso la capacità critica: sono nati così i suoi progetti ‘Broken mirror’ and ‘He looks like you’, nei quali riflette, fra l’altro, sui rischi derivanti dalla perdita del controllo umano sulle immagini generate dall’AI. Eppure, proprio gli ultimi due anni, trascorsi per lo più davanti a un pc, hanno convinto il fotografo a riprendere in mano il passaporto e tornare fra la gente per i suoi reportage. Prima in Georgia, lo scorso autunno, poi in Giappone, qualche settimana fa, Venturi è tornato alla sua ‘ossessione’: documentare i cambiamenti in atto nelle società europee e asiatiche, soffermandosi, in particolare, sulle tensioni politiche e sulle derive nazionaliste che vanno delineandosi in alcuni Paesi.