STEFANO BENZONI
Cronaca

Il futuro del ‘Gotti’: "Gestione Libertas, più opportunità per tutti. Ma ora servono lavori"

Dopo una lunga battaglia legale, la società ha ottenuto la struttura "Nel regno dell’atletica previsti spazi anche per giovani e disabili. Ma nella pista ci sono buche. Problemi al tetto e infiltrazioni d’acqua".

Il futuro del ‘Gotti’: "Gestione Libertas, più opportunità per tutti. Ma ora servono lavori"

Dopo una lunga battaglia legale, la società ha ottenuto la struttura "Nel regno dell’atletica previsti spazi anche per giovani e disabili. Ma nella pista ci sono buche. Problemi al tetto e infiltrazioni d’acqua".

Il Campo Gotti verso la svolta. Domenica 1° settembre è stata infatti una giornata storica per la Libertas Atletica Forlì: quella della nuova gestione dopo anni di vicissitudini burocratiche e legali. Il campo d’atletica lungo via Campo di Marte ha iniziato così un nuovo capitolo della sua vita sotto l’egida della società biancorossa.

Nonostante il giorno festivo, quasi 40 volontari fra soci, dirigenti, tecnici, atleti e soprattutto genitori, si sono presentati di prima mattina per pulire ogni angolo del Gotti armati di scope, ramazze, decespugliatori, rastrelli, tosaerba, soffiatori. Dopo una pausa pranzo offerta dalla società, il lavoro è andato avanti fino a tarda serata e alla fine buona parte del perimetro era tornata quasi come nuova. Ma è stato solo l’inizio, perché la gestione dell’impianto esigerà diversi interventi radicali già programmati, come un ‘percorso vita’ per bambini e terza età, una stazione di calisthenics per giovani (si tratta di una pratica fitness affine alla ginnastica) e un’area di lavoro muscolare dedicata ai disabili.

A margine di tutto questo, è attesa la fine dei lavori della nuova palazzina del campo che conterrà diversi uffici, una sala riunioni, una palestra, un grande magazzino per gli attrezzi di manutenzione del campo e spogliatoio attrezzato. I lavori dovrebbero concludersi nel giro di qualche mese, presumibilmente all’inizio del 2025.

"Quando domenica in tarda mattinata abbiamo issato sul pennone del campo la bandiera biancorossa della Libertas mi sono quasi emozionata – ha detto Giuliana Amici, ex atleta, allenatrice e dirigente sportiva ed ora vicepresidente del sodalizio forlivese –. È stata una giornata toccante perché se quando chiedi una mano si presentano tutti, genitori, allievi e allenatori compresi allora vuol dire che hai seminato bene". Giuliana Amici, 72 anni portati alla grande, ha indossato per 49 anni la maglia biancoverde dell’Edera: "È stata la mia vita e mi dispiace che si sia arrivati a questo punto". La gestione è stata infatti assegnata dopo vari ricorsi presso i tribunali amministrativi: "Immagino che loro siano dispiaciuti e li capisco". L’Edera, alla cui storica società era affidato il campo fino a pochi mesi fa, dovrà comunque allenarsi al ‘Gotti’: "Abbiamo previsto orari perché possano svolgere l’attività che preferiscono, anche se ovviamente a pagamento".

Ora ricominciano i corsi sia sui campi del ‘Gotti’, sia su quello del ‘Centro studi’: un totale di 260 giovani atleti della Libertas, dalla quarta elementare alla prima superiore. "Poi abbiamo anche il settore agonistico assoluto, il settore Master e il gruppo podismo", aggiunge la Amici.

Nonostante l’encomiabile lavoro domenicale dei volontari, sono ancora molte le cose da sistemare al Gotti, anche se la pista da 400 metri e il percorso esterno su terra da mille metri sono in buone condizioni. Dal tetto della struttura, agli scarichi della pista che non funzionano, alle infiltrazioni d’acqua nei muri (in primavera si erano verificati veri e propri allagamenti), alla pedana ovale dell’asta, del salto in alto e del giavellotto su cui compaiono buche e dove il manto è rovinato e quasi inagibile, gli interventi non sono di poco conto. Nonostante il rifacimento della pista sia stato effettuato appena nel 2017. "Ci vogliono dei lavori", conferma Giuliana Amici. Circa un mese fa, il presidente nazionale della Fidal (la federazione italiana atletica leggera) Stefano Mei ha dichiarato che, se sarà rieletto, gli piacerebbe portare un campionato italiano qui, in quella che è la sua città adottiva.

Tutt’attorno al Gotti ieri si stavano già allenando diversi ragazzi, sotto la guida di tecnici di prim’ordine: "Sono 25 e ce li invidia tutta l’Emilia Romagna. Il Comune ci è vicino e noi con competenza, passione e abnegazione vogliamo fare sì che il Gotti torni ad essere un giardino e il regno dell’atletica forlivese e non solo. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri ragazzi e ragazze e alla città di Forlì".