A Dovadola il clima natalizio attraversa tutto il paese, dal grande albero di Natale innalzato in piazza Marconi, al braciere già pronto in piazza Berlinguer per accogliere ogni sera, dal 24 dicembre al 6 gennaio, sia i dovadolesi sia chi arriverà da fuori per cenare dalle ore 19 in poi, fare chiacchiere e riscaldarsi attorno a E Zoc ad Nadel. Il calendario delle manifestazioni è stato presentato dall’amministrazione comunale e da tutte le associazioni del paese, che animeranno a turno le serate. "Dopo l’anno dell’alluvione, delle frane e del terremoto – spiega il sindaco, Francesco Tassinari – abbiamo proprio bisogno tutti di un po’ di calore e di serenità e di ritrovarci insieme attorno a E Zoc ad Nadel, per riprendere una vita normale nel 2024".
Aggiunge il presidente della Pro loco, Mirco Tedaldi: "Abbiamo piazzato il braciere per le manifestazioni attorno a E Zoc ad Nadel in piazza Berlinguer, dove c’è molto spazio e davanti alla cucina fissa della Pro loco e della Protezione civile, perché lì adesso ci sono i servizi per fare ogni tipo di ristorazione. Infatti, con l’ultima Sagra del Tartufo abbiamo sperimentato che la nuova cucina, al’interno della struttura fissa, è molto funzionale e comoda. Inoltre, attorno al fuoco del braciere ci sono tavoli e sedie riparati e al coperto. Così sarà possibile per chi vuole restare anche prima e dopo la cena per fare chiacchiere, riscaldarsi e scambiarsi idee". Commenta il sindaco Tassinari: "Insomma, sarà un po’ come ritrovarsi a veglia attorno al fuoco del paese". L’accensione de Zoc ad Nadel avverrà il 24 dicembre, quando nel pomeriggio arriverà Babbo Natale per portare i doni ai bambini e sarà spento la sera del 6 gennaio.
La Pro loco animerà due serate: il 26, con tagliatelle al ragù e carne alla brace, e il 28, con trippa e penne all’amatriciana. Il 27 proseguirà la Protezione civile, con polenta e tegamaccio (stufato di carne mista); la serata del 29 sarà animata dal Gruppo parrocchiale, con pasta e fagioli e carne alla brace; il 30 sarà la volta del Gruppo genitori della scuola, con penne alla polceverasca e porchetta con patatine fritte. Le serate riprenderanno nell’anno nuovo il 2 gennaio, con i tartufai di Tartufando, che sforneranno penne all’arrabbiata e stufato di fagioli; il 3 l’Avis cucinerà strozzapreti con panna, speck e radicchio, nonché stinco di maiale con patate al forno; il 4 arriverà il Gruppo ciclisti a proporre vellutata di zucca e porri, cotechino con purè di patate. Il 5 è in programma la serata dell’ammalato, in omaggio a Vasco Schiumarini, fondatore della benemerita Associazione Ava, con cena a base di pasta e ceci, carne alla brace. Il giorno della Befana concluderà le serate attorno a E Zoc ad Nadel la Protezione civile, con cena a base di lasagne e stinco di maiale con patate al forno.
Quinto Cappelli