MICHELE SANTOLINI
Cronaca

Il nuovo volto di viale Italia. La ciclabile scatena le proteste: "Troppo larga, disagi in strada"

In molti hanno lamentato la scarsa funzionalità del progetto, ma l’assessore Petettta difende l’operato del Comune: "Abbiamo monitorato 1.700 iscritti all’app ’Bike to Work’".

In molti hanno lamentato la scarsa funzionalità del progetto, ma l’assessore Petettta difende l’operato del Comune: "Abbiamo monitorato 1.700 iscritti all’app ’Bike to Work’".

In molti hanno lamentato la scarsa funzionalità del progetto, ma l’assessore Petettta difende l’operato del Comune: "Abbiamo monitorato 1.700 iscritti all’app ’Bike to Work’".

Sicurezza e mobilità sostenibile. Sono questi i concetti chiave attorno ai quali ruota la pianificazione urbana ormai da diverso tempo. La volontà di ridurre gli incidenti e creare strade più sicure si è infatti fusa con la necessità di combattere l’inquinamento, favorendo modi alternativi di viaggiare. Sempre più amministrazioni sono scese in campo, riservando aree ai pedoni, incentivando il ricorso a mezzi di trasporto pubblico o condivisi e realizzando nuove piste ciclabili. Il Comune di Forlì non è stato da meno, lanciando, tra gli altri, il progetto della ‘Bicipolitana’, che ha potenziato la rete ciclabile. Tuttavia, quando il volto di una città muta così drasticamente non è facile prevedere gli effetti dei cambiamenti e il modo in cui saranno accolti.

Se la ciclabile del Campus, ad esempio, è stata salutata universalmente con favore dai forlivesi, altri tratti hanno destato più di una perplessità. È il caso di viale Italia, la cui nuova conformazione è stata al centro del dibattito nelle ultime settimane. I lavori, approvati nel 2023 e partiti a inizio 2024, hanno portato alla creazione di due rotatorie, di cui una nell’intersezione tra via Forlanini e via Battuti Rossi e l’altra tra via della Grata e via Casamorata. "Queste rotatorie saranno funzionali a rallentare il traffico e ad aumentare il livello di sicurezza per pedoni e ciclisti, grazie ad attraversamenti pedonali e piste ciclabili", aveva dichiarato l’assessore alla mobilità Giuseppe Petetta.

Nel settembre scorso hanno poi avuto inizio le operazioni per realizzare un percorso ciclopedonale lungo via del Portonaccio e viale Italia, fino alla rotonda Santa Chiara. L’assetto che è derivato dai lavori, però, non sembra aver convinto tutti i cittadini. Negli ultimi due mesi sono infatti fioccate le critiche verso la ciclabile, ritenuta esageratamente larga e colpevole di congestionare il traffico, e le segnalazioni di gomme esplose a causa dell’impatto con i cordoli delle rotonde.

A ciò si è aggiunta la caduta di un pedone, con conseguente frattura, presso l’attraversamento tra via Forlanini e via Battuti Rossi. Nell’occhio del ciclone è finita allora la mancanza di illuminazione e barriere parapedonali, poi installate a inizio maggio.

In una nota, i consiglieri comunali del Pd Loretta Poggi e Federico Morgagni si sono espressi così: "Il 20 aprile ben sei auto hanno impattato il cordolo e hanno dovuto ricorrere all’intervento del gommista. La nuova ciclabile di via del Portonaccio ha generato gravi disagi alla viabilità e al passaggio dei mezzi di soccorso, a causa delle dimensioni incongruenti con gli spazi della carreggiata". Due settimane fa la giunta è stata colpita anche dal fuoco amico dell’ex vicesindaco e membro dell’attuale maggioranza Daniele Mezzacapo, che ha parlato di "sabotaggio urbano" e ha attaccato il nuovo assetto di viale Italia: "Una delle vie più traffficate di Forlì è stata ridotta alle dimensioni di una stradina di campagna".

Contattato dal Carlino, l’assessore Petetta ha difeso il progetto: "La ciclabile di via del Portonaccio-viale Italia e le altre sorte negli ultimi anni sono figlie dell’iniziativa ‘Bike to work’, un monitoraggio che l’amministrazione ha effettuato tramite app su 1.700 iscritti. Si tratta di strade che le persone percorrevano già in bici, ma non in condizioni di sicurezza. Nel realizzare le piste abbiamo rispettato tutte le norme, con l’obiettivo di favorire la mobilità sostenibile e creare una strada giusta per tutti".

Poi Petetta apre a possibili migliorie, e cita proprio il caso della rotonda vicina alla scuola Dante Alighieri. "Noi ascoltiamo le segnalazioni dei cittadini, ad esempio per quanto riguarda la questione degli spigoli nelle rotonde. Per cui se c’è qualche aspetto che può essere migliorato, siamo disposti a parlarne e a rivedere delle cose".

Parole che testimoniano, quindi, grande convinzione verso la bontà del progetto, ma lasciano al contempo uno spiraglio per la sua discussione. Il dibattito resta aperto.