MARCO BILANCIONI
Cronaca

Il presidente Gardini verso il bis: "Fino al 2028 tre mostre importanti. Compreremo una Tac innovativa: attese più brevi al Pronto soccorso"

L’ex Monte di Pietà è impegnato anche nella candidatura di Forlì a capitale italiana della cultura. E grazie a un 2024 da record, potrà donare a Radiologia uno strumento da 1,5 milioni di euro

Maurizio Gardini sta terminando il suo primo mandato come presidente nel palazzo dell’ex Monte di Pietà e inizierà a breve il suo secondo mandato

Maurizio Gardini sta terminando il suo primo mandato come presidente nel palazzo dell’ex Monte di Pietà e inizierà a breve il suo secondo mandato

Forlì, 30 maggio 2025 – Sono i giorni in cui la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì si rinnova, benché nel segno della continuità: Maurizio Gardini sta terminando il suo primo mandato come presidente nel palazzo dell’ex Monte di Pietà e inizierà a breve il suo secondo mandato. Nel segno della "continuità": "Va avanti infatti l’impegno su cultura, ricerca, istruzione, le oltre cento associazioni". E infatti, stando alle indiscrezioni, si profila la conferma da parte del consiglio generale non solo di Gardini ma di tutto il cda uscente. Ma c’è anche l’"innovazione. Sono state diverse le novità in questi quattro anni". E, per il futuro, assicura: "Ci sarà sempre una Fondazione in grado di rispondere ai bisogni".

Cultura e grandi mostre

Dopo l’esposizione del ventennale dedicata al ritratto, le prossime saranno "monografiche", è l’anticipazione concessa dal vicepresidente Gianfranco Brunelli, che è l’organizzatore delle grandi mostre. Ad ogni modo, annuncia di essere al lavoro su "mostre molto significative fino al 2028". Sia che Forlì ottenga il titolo di capitale italiana della cultura, sia che la corsa non vada a buon fine. Ad ogni modo, come conferma Gardini "siamo coinvolti nella candidatura. Cercheremo di dare sostanza, con un programma che crei una visione del futuro, da realizzare in ogni caso, anche se perdessimo". La data del 2028 potrebbe portare al completamento della digitalizzazione degli archivi di Paulucci di Calboli ("un progetto che abbiamo intitolato a Roberto Ruffilli e che significa democrazia"). A tal proposito, Brunelli conferma il ritorno della grande mostra fotografica dopo che l’edizione 2024 era saltata per la concomitanza con i lavori per il quarto stralcio del San Domenico: "Sarà una rassegna molto importante, sul tema della legalità". Confermato anche il Buon Vivere, "che sta crescendo". Importanti gli investimenti: "Con una battuta, si può dire che la cultura costa, ma l’ignoranza di più...".

L’ex Monte di Pietà è impegnato anche nella candidatura di Forlì a capitale italiana della cultura. E grazie a un 2024 da record, potrà donare a Radiologia uno strumento da 1,5 milioni di euro.

Salute e sanità

"Grazie a un 2024 da record – riprende Gardini – abbiamo potuto anticipare al 2025 un investimento che era programmato in tre anni. Quello della nuova tac a scansione spettrale". Si tratta di uno strumento diagnostico all’avanguardia, che potrebbe essere il primo dell’Emilia-Romagna. Costo: 1,5 milioni di euro. Sarà ordinata entro fine anno. "Sarà la terza in dotazione al reparto di Radiologia – conferma il segretario generale Andrea Severi –. è più veloce, accorcerà dunque le liste d’attesa. Sarà prevista una corsia privilegiata per chi accedere al Pronto soccorso e darà una lettura più sofisticata e precoce". All’Irst, Gardini dedica poche ma decise parole: "Forte impegno sul territorio con l’attuale assetto", ovvero con la presenza del privato sociale (Ior e Fondazioni) accanto al pubblico.

Università

Il presidente a un certo punto si lascia andare e confessa: "La mia più grande ambizione è che sempre più giovani possano studiare e affermarsi qui. Non vogliamo perderli dopo la laurea". Innanzitutto rivendica i risultati: "Medicina cresce, e bene. Ha numeri d’eccellenza". Mentre la neonata laurea in Ingegneria nautica e navale "è all’anno zero. Quindici iscritti, ma ciò che conta è l’appoggio a un distretto con aziende importanti: cito Ferretti perché sostiene anche economicamente il progetto".

C’è molta carne al fuoco: "A giorni l’Università di Bologna presenterà un progetto esecutivo per la realizzazione di una palazzina per Medicina, a Vecchiazzano. Vicino alla camera mortuaria, al posto dell’attuale eliporto che verrà spostato. Con l’innalzamento dei posti a 180, e non è detto che non crescano ancora, si crea un problema di aule che così possiamo risolvere". Sono invece 120 i posti letto presso l’ex scuola Giorgina Saffi: dal 3 giugno partirà il cantiere per uno studentato. "Salviamo un luogo destinato a degradarsi. E sappiamo quanto sia importante la presenza dei giovani per il centro storico". Grandi prospettive anche per il Polo aerospaziale: "È partita la Fondazione Mercury, il progetto che più guarda al futuro. L’obiettivo è portare qui le aziende a investire".

Appennino

La Fondazione affianca spesso i comuni dell’entroterra (che, oltre al Forlivese, comprendono Bagno di Romagna e Verghereto). "L’idea è quella di aiutarli nella progettazione, che per loro è difficile per mancanza di personale. Meglio questo di un aiuto diretto, perché consente poi di ottenere fondi". L’ex Monte di Pietà aveva infatti lavorato per il riconoscimento delle aree interne. "Siamo stati molto frenati – ammette – dall’alluvione e dalla programmazione comunitaria sui fondi di coesione". Tuttavia, sottolinea, "questa è l’ultima chiamata contro lo spopolamento dell’Appennino". E cita l’esempio felice di Rocca San Casciano, dove il progetto ‘Cambia Vita’ ("finanziato anche dalla Fondazione") rende il paese l’unico in cui stanno aumentando i residenti: "Comprese nuove famiglie con bambini. Questo ha consentito di mantenere servizi come la scuola". Ha citato l’alluvione: "Non tutto è andato liscio nei rapporti tra i Comuni, la Regione e la struttura commissariale. Noi stessi, insieme al sindaco Jader Dardi di Modigliana, speravamo di ricostruire il ponte crollato di Ca’ Stronchino in pochi mesi, invece...".

Disabili e anziani

È il segretario Andrea Severi a illustrare tre bandi dedicati all’inserimento lavorativo dei disabili e ai servizi diurni. Inoltre, la Fondazione rivendica un intervento per l’accesso al credito del terzo settore: "Con 500mila euro si possono ottenere tra gli 8 e 10 milioni". La Fondazione si fa infatti garante e abbbatte i tassi d’interesse. In generale, dice Gardini, "avremmo potuto fare più selezione. Ma sappiamo che le associazioni sono una ricchezza per il territorio. E che dietro una richiesta di 5mila euro ci sono volontari che danno l’anima". Una prossima sfida sarà quella di dare agli anziani "risposte nuove, sia sull’autosufficienza che sulla non autosufficienza".

Centro storico

Sottolineata l’importanza dell’intervento sull’ex Giorgina Saffi, la Fondazione ricorda che della Ripa (futura sede degli archivi) si cominciò a parlare in una loro commissione. Per quanto riguarda Casa Romagna, risponde Brunelli, "ha già dato una spinta a piazza Saffi, che è decisamente diversa alla sera e nei weekend". L’addio della Marì d’Otello "era previsto, ci faremo trovare pronti e riapriremo tutto". Quella che si è conclusa era una fase "sperimentale", ora si entrerà in quella "ordinaria".

Casa Artusi

Da un ristorante all’altro: quello di Forlimpopoli dedicato a Pellegrino Artusi è chiuso in attesa di un nuovo gestore. Si è dimessa la direttrice Chiara Galbiati. Gardini anticipa, nell’assemblea prevista oggi, "cambiamenti importanti e novità a livelli apicali" (termina il mandato della presidente Laila Tentoni). La Fondazione resta impegnata nella "valorizzazione del nome, del simbolo, della cucina di Artusi" e darà "il proprio appoggio". Anche se, ricorda, "il Comune deve creare gli sviluppi necessari".