FRANCESCA BEATRICE MICCOLI
Cronaca

Il ricordo di Briganti. Vent’anni fa l’addio all’elicotterista in Iraq. Domani la cerimonia

È ancora viva la memoria del 33enne, tante le testimonianze di amici, familiari e colleghi. La mamma: "Gli anniversari non siano tristi, ma un modo per rammentare tutti i bei momenti passati assieme".

È ancora viva la memoria del 33enne, tante le testimonianze di amici, familiari e colleghi. La mamma: "Gli anniversari non siano tristi, ma un modo per rammentare tutti i bei momenti passati assieme".

È ancora viva la memoria del 33enne, tante le testimonianze di amici, familiari e colleghi. La mamma: "Gli anniversari non siano tristi, ma un modo per rammentare tutti i bei momenti passati assieme".

di Francesca MIccoliVent’anni senza Marco. Tanto tempo è trascorso da quando un incidente in elicottero in territorio iracheno strappò alla famiglia e ai tantissimi amici Marco Briganti, maggiore dell’esercito italiano. Da allora il ricordo del giovane – 33enne per sempre – non si è affievolito: continuano a tenerlo in vita le tante testimonianze di affetto di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. E oggi prova a stemperare il dolore, ancora lacerante, con il sorriso che nasce spontaneo pensando a quel ragazzo dallo sguardo dolcissimo, un dispensatore di serenità, incapace di provare cattivi sentimenti.

La sorella Manuela ricorda l’adorato Marco postando su Facebook una foto scattata pochi giorni prima dell’ultima partenza per l’Iraq, nel maggio del 2005. Non era infatti la prima volta che Briganti andava in missione di pace in Medio Oriente. "Ci manchi tantissimo, chissà come saresti oggi, ti voglio bene e ti porto sempre nel mio cuore – scrive Manuela –. Un bacio fino al Paradiso".

Struggente la nostalgia della mamma Lidia, con cui Marco condivideva la passione per la Fiorentina. "Il comandante di Rimini mi ha detto che un anniversario non deve essere triste, devo ricordare tutte le cose belle passate assieme – le parole della madre –. Anche se il cuore è a pezzi e le lacrime non si fermano, penso che sono stata fortunata ad averti avuto. Sono convinta che tu sei sempre con noi e sono orgogliosa del mio eroe, ancora ricordato con affetto da amici e parenti". Se il papà Vanni vive l’emozione in maniera più intima, cercando Marco nelle uscite in mare aperto, i colleghi non nascondono la commozione.

Da Massimo, che augura all’amico ‘cieli blu’, a Giuseppe, che ‘saluta’ anche gli altri ragazzi caduti quel giorno. "Eravate fratelli – scrive –. Compagni di vita, di risate, di fatica, di paura e di forza. Insieme abbiamo condiviso più di quanto si possa spiegare. So che da qualche parte ci siete ancora. Vivere anche per voi è il mio modo di onorarvi. Ricordarvi non è un dovere, è un istinto, come respirare". Se Franco rimarca come il tempo voli al contrario del dolore, Loris invoca l’intitolazione di una via a Marco anche a Poggio Torriana, ultima residenza dopo il matrimonio con Simona, al pari di quanto ha fatto il Comune di Forlì. Che ricorderà l’elicotterista nella giornata di mercoledì 4 giugno.

Infatti, domani alle 9.30, nella chiesa parrocchiale di San Martino in Strada sarà celebrata una santa messa in suffragio mentre alle 9.45 da piazzetta della Misura prenderà il via la staffetta ciclistica ‘Pedaliamo insieme’: la partenza sotto l’epigrafe commemorativa affissa nella torre civica, l’arrivo in via Marco Briganti, a San Martino in Strada, a due passi dall’abitazione in cui il giovane risiedeva prima di sposarsi.

Alle 10.30, infine, avrà luogo la cerimonia ufficiale alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine, delle forze armate, del mondo della scuola, di una rappresentanza del settimo reggimento aviazione dell’Esercito Vega di Rimini.