
di Sofia Nardi
Sono oltre 30mila i volumi che stanno per traslocare dalla biblioteca Ruffilli di via Laziosi per finire sugli scaffali dell’ex asilo Santarelli. I motivi? La biblioteca Ruffilli, che già da anni aveva manifestato criticità strutturali, necessita ora di un restauro approfondito e, quindi, anche di una nuova casa temporanea. "Quando il presidente del Campus di Forlì Emanuele Menegatti ci ha profilato il loro problema – spiega l’assessore alla cultura Valerio Melandri – non abbiamo esitato a cercare un luogo alternativo per la Ruffilli che fosse uno spazio importante e bello". La scelta è ricaduta sul Santarelli, in fase di completamento proprio in queste settimane dopo la ristrutturazione che ne consentirà l’apertura al pubblico.
"Alla Ruffilli saranno dedicate le quattro aule di 80 metri quadrati ciascuna dove saranno disposti i libri a scaffale – prosegue Melandri –. La grande sala absidale rimarrà come spazio polifunzionale e ospiterà anche i laboratori aperti dedicati a giovani e imprese che oggi si tengono provvisoriamente in via Valverde. Cogliamo l’arrivo della Ruffilli come un’opportunità per rendere il Sanrarelli uno spazio pieno di studenti, un polo vivo e vivace. Certo – conclude – rinunciamo a uno spazio importante, ma quando l’università chiede, noi ci siamo".
Le quattro sale del Santarelli che saranno prestate alla Ruffilli avevano già una destinazione nei progetti dell’amministrazione: "Dovevano essere un incubatore per imprese e start up e lì ci doveva essere il centro studi del Novecento – precisa Melandri –, ma è comunque un ottimo posto per la biblioteca". Perché la vecchia sede sia ultimata e i libri possano tornare al loro posto ci vorranno almeno tre anni, mentre lo spostamento dei volumi al Santarelli si stima possa concludersi entro giugno dell’anno prossimo.
"Avevamo un’esigenza complessa – ammette Menegatti –, ovvero quella di spostare una grande quantità di libri in un sede temporanea nel centro di Forlì. Era un’impresa quasi disperata, compiuta grazie alla disponibilità dell’amministrazione". Si apre con parole di solidarietà nei confronti della città l’intervento del rettore dell’università di Bologna, Giovanni Molari che prosegue: "Siamo felici di consolidare la collaborazione con il Comune. Quando c’è stato bisogno noi non abbiamo esitato a trasformare in centro di raccolta il Campostrino che avevamo da poco adibito ad aule e siamo felici di aver trovato un aiuto per quanto riguarda la collocazione della Ruffilli".
Commenta lo spostamento anche il sindaco Gian Luca Zattini: "Nel futuro di Forlì vedo centrale il rapporto con l’università ed è un bene che il Santarelli diventi un luogo di innovazione, ricerca e vicinanza alle dinamiche giovanili. Mi sono chiesto se fosse opportuno presentare questa novità in un contesto così difficile per la città, ma mi sono risposto che dobbiamo iniziare a uscire dall’incubo. Come ha detto il Presidente Mattarella, dobbiamo già cominciare a guardare al futuro e questo è un modo giusto per farlo".