GIANNI BONALI
Cronaca

Immagine d’una tragedia. Gli scatti di Frasca a Roma

Il fotoreporter porta la sua mostra ’Con i piedi nel fango’ in Parlamento

Il fotoreporter porta la sua mostra ’Con i piedi nel fango’ in Parlamento

Il fotoreporter porta la sua mostra ’Con i piedi nel fango’ in Parlamento

A due anni di distanza da quei giorni, le immagini dell’alluvione del 2023 sono ancora molto vivide negli occhi di chi le ha vissute sulla propria pelle, ma rischiano, invece, di sbiadire in quelli di coloro che quegli eventi li hanno guardati sulle pagine dei giornali o trasmesse dai tg. Affinché questo non accada, il fotoreporter Cristiano Frasca ha raccolto i suoi scatti (molti dei quali usciti sul Resto del Carlino, mentre altri sono inediti) e ne ha realizzato una mostra.

Dopo aver viaggiato per la Romagna (prima a Forlì, poi a Bertinoro, a Meldola e a Bologna, nella sede della Regione), ora quelle foto scattate ‘Con i piedi nel fango’ – questo il titolo dell’esposizione – approdano a Roma, alla Camera dei Deputati. L’idea è nata dalla parlamentare di Forza Italia Rosaria Tassinari: "Vogliamo portare l’attenzione più in alto possibile e tenere accesa la sensibilità del governo, che già si spende molto per questi territori – spiega –. Quella di Cristiano Frasca è una mostra di grande valore e dall’enorme significato, capace di attingere all’emotività delle persone: in quelle immagini si vede il disastro, ma anche l’impegno e la solidarietà umana".

‘Con i piedi nel fango’ raccoglie 62 scatti e 2 pannelli esplicativi: uno, scritto, spiega le finalità della mostra, mentre l’altro è una piantina che riporta l’esatta estensione dell’esondazione il giorno 16 maggio 2023. "Sulla mappa – spiega Frasca – sono riportati dei pallini rossi: quelli sono riportati i luoghi dove sono riuscito a scattare: in questo modo è più chiaro quanto sia stato difficile, in quelle ore, documentare ciò che stava succedendo".

"Questa raccolta di scatti – interviene Alessandra Salieri, collaboratrice di Frasca e autrice del testo introduttivo alla mostra – è il racconto dell’alluvione, ma anche di una professione: quella del fotoreporter che, per seguire la notizia, si trova ad agire anche in condizioni di estrema difficoltà, come successe in quei giorni terribili". "A differenza delle tappe precedenti – riprende Frasca – a Roma abbiamo inserito anche dei qr-code: inquadrando quelli sotto le fotografie si aprirà una mappa che ne indicherà l’esatta localizzazione. Altri codici, invece, apriranno una pagina web chiamata ‘porta la mostra a casa’: le foto sono riprodotte in miniatura e rimarranno sempre visibili, nella volontà di rendere quanto più possibile durevole la memoria".

L’esposizione ha avuto anche diversi sponsor: "La volontà – spiegano Emanuele Rinieri di ER Lux e Emanuele Tavelli di Winet Srl – è stata quella di contribuire a un evento che riteniamo cruciale per mantenere viva l’attenzione su un evento che ha causato vittime e devastazione". A contribuire anche Romagna Acque: "Noi lavoriamo con l’acqua – interviene il presidente Tonino Bernabé – e siamo abituati a vederne le potenzialità, ma non dobbiamo dimenticare che può essere anche una minaccia. È importante, perciò, testimoniare ciò che è accaduto e non lasciare che finisca tutto nell’oblio, anche in un’ottica di prevenzione dei rischi". La mostra aprirà martedì prossimo a mezzogiorno, alla presenza dell’onorevole Giorgio Mulè e di altri deputati , e rimarrà visitabile fino al 23 maggio negli spazi della biblioteca Nilde Iotti.

Sofia Nardi