Proseguono le reazioni istituzionali agli scontri tra tifosi forlivesi e riminesi di martedì scorso, prima di gara2 al PalaFlaminio, che hanno provocato la decisione di far giocare a porte chiuse il match di stasera al Palafiera e anche l’eventuale gara4.
"Non deve sempre pagare chi rispetta le regole – afferma Albert Bentivogli, capogruppo e segretario della Lega cittadina –. Lo sport ci insegna valori che equivalgono agli ideali della vita: rispetto, lealtà, sportività sono solo alcuni dei principi fondamentali di chi lo sport lo vive come praticante o come tifoso. Apprendiamo con grande rammarico che gli appassionati di Forlì e Rimini dovranno restare fuori dal palazzetto fino alla fine della serie, sancendo la totale mancanza di sostegno del proprio pubblico: tutto assurdo e ingiusto. La mano pesante va usata sui violenti – precisa –, che in modo del tutto premeditato utilizzano lo sport. Solidarietà alle due società romagnole e alle sue tifoserie che hanno dimostrato nelle prime due gare un sano campanilismo, senza mai calpestare i valori sportivi".
Giovanni Tavoletti, da diversi anni appassionato di basket ed ex vice sindaco, spiega "di essere molto amareggiato per la punizione inflitta alla Pallacanestro 2.015, che vieta la partecipazione dei tifosi alle partite che Forlì deve disputare contro Rimini. Le preoccupazioni a livello nazionale hanno indotto i vertici di Prefettura e Questura a vietare ai tifosi forlivesi di essere il sesto uomo in campo. Dando per scontato – continua – che alcuni stupidi delinquenti travestiti abbiano causato alcuni ’casini’ a Rimini, ricordo che le indagini sono ancora in corso. La società di via Corridoni perderà decine di migliaia di euro, una cifra che da sola può determinare la fine della felice esperienza guidata dal presidente Giancarlo Nicosanti".
Gianni Bonali