VALENTINA PAIANO
Cronaca

"Irst, rafforzare un punto di forza della rete"

L’attività e il finanziamento dell’Irst di Meldola sono oggetto di una nuova interrogazione in Regione dei consiglieri FdI, Luca Pestelli...

L’attività e il finanziamento dell’Irst di Meldola sono oggetto di una nuova interrogazione in Regione dei consiglieri FdI, Luca Pestelli e Nicola Marcello, che chiedono chiarimenti sui progetti futuri, sul sostegno da parte della Regione e dell’Ausl Romagna e su una possibile modifica della natura giuridica dell’ente. "L’ospedale oncologico continua a mantenere quella portata innovativa che lo ha caratterizzato sin dalla sua progettazione – dichiara Pestelli –. La sostenibilità deve, tuttavia, essere garantita in maniera strutturale, attraverso una dichiarazione di intenti e un’assunzione di responsabilità istituzionale".

A rispondere ai quesiti è stato l’assessore regionale alla Politiche per la salute, Massimo Fabi: "L’Istituto sta vivendo una crisi di crescita in qualità di punto di riferimento delle funzioni oncologiche di una rete più ampia. L’Irst è una società a responsabilità limitata a maggioranza pubblica, non ha scopo di lucro; quindi, vige il divieto di distribuzione degli utili e l’obbligo di investirli nelle attività previste dalla mission". Sul futuro del polo meldolese l’amministratore rassicura: "L’intenzione della Regione e degli altri soci è quella di lavorare per rafforzare un punto di forza della rete e anche in prospettiva sarà valutata la forma giuridica migliore perché non ci si può fermare a una situazione cristallizzata".

L’assessore ha poi confermato che tutte le prestazioni commissionate dall’Ausl sono state corrisposte. "Non sono, invece, riconosciute quelle prodotte al di fuori del contratto di fornitura e cioè erogate a pazienti del territorio di Ravenna e Rimini, in quanto già garantite dall’offerta disponibile nei territori. Tuttavia – chiarisce Fabi –, per l’anno 2024 l’Azienda Sanitaria ha confermato 2,6 milioni in più rispetto a quanto previsto inizialmente per continuare a offrire prestazioni di qualità e per valorizzare il lavoro dei professionisti". Per Pestelli la risposta non è ancora soddisfacente: "Serve un’analisi concreta su come salvaguardare l’Istituto".