Si è svolto ieri un confronto sul futuro dell’Irst di Meldola, a seguito della notizia del deficit di bilancio causato dalle prestazioni erogate ai pazienti romagnoli non coperte dall’accordo di fornitura, che ha portato alle dimissioni della dirigenza dell’Istituto. Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione Michele de Pascale, il direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, i delegati di Cgil, Cisl e Uil romagnoli, le sigle di categoria ‘Funzione Pubblica’ e le rappresentanze dei lavoratori dell’Istituto.
"Nell’incontro – si legge in una nota a firma congiunta dei sindacati – si è valorizzato il ruolo dell’ospedale oncologico e dei professionisti che lo compongono specificando che questo dovrà trovare sempre di più una modalità di integrazione nell’ambito dell’Ausl Romagna. Inoltre, sarà necessario portare a compimento il Comprensive Cancer Care Network, individuando la migliore forma giuridica. L’Irst continuerà a erogare prestazioni pubbliche nel campo della ricerca e della terapia sperimentale onco-ematologica in sinergia con i soci del privato sociale e con l’Università di Bologna".
Durante il colloquio sono stati definiti i principi sul metodo da adottare, con il coinvolgimento delle sigle confederali e della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria, per un documento di intenti condiviso. "Considerando che Regione e Ausl sono i principali soci dell’Istituto – prosegue la nota – si è deciso di non fare scelte organizzative che possano influire sulle attività e sul personale fino all’approvazione del bilancio 2024, che avverrà a breve, e fino alle nuove nomine della direzione". Un incontro che le sigle giudicano positivo: "Questo conferma il modello di relazioni partecipato finalizzato al confronto che sussiste in questa Regione", conclude il comunicato.