Isolati per due giorni "Ore drammatiche Colpiti, non sconfitti Adesso ripartiamo"

Anche il seminario di via Lunga è rimasto circondato dall’acqua. Mons. Corazza: "Sosterremo le famiglie". E la Caritas si attiva.

Isolati per due giorni  "Ore drammatiche  Colpiti, non sconfitti  Adesso ripartiamo"

Isolati per due giorni "Ore drammatiche Colpiti, non sconfitti Adesso ripartiamo"

Anche il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, ha fatto sapere di essere rimasto chiuso e isolato per un paio di giorni a causa dell’alluvione. "Ho vissuto intensamente le drammatiche vicende da martedì 16 – racconta – quando, poco dopo le 20, la via Lunga si è trasformata nel letto del fiume Montone. Non pensavo che fosse così vicino e non pensavo potesse prendere d’assedio il seminario, allagando lo scantinato, togliendoci l’energia elettrica e riducendo così la possibilità di comunicare".

Lì dove ha scelto di abitare, mons. Corazza, insieme ai confratelli più anziani, ospiti della Casa del Clero, suore, alcuni dipendenti e al rettore del Seminario, don Andrea Carubia, hanno vissuto momenti di particolare intensità e hanno pregato ed espresso una speciale intenzione nella messa di mercoledì. "Ci sentivamo sotto assedio – prosegue il vescovo – sapevamo che anche in molte altre zone c’erano delle gravi difficoltà, ma sapevamo che la solidarietà dei fratelli non sarebbe mancata. Eravamo isolati ma non abbandonati, e soprattutto non vinti. Ho ringraziato tutti di cuore". Il pensiero spazia dalle Amministrazioni comunali alle Forze dell’ordine fino ai volontari.

"Ora – rimarca il vescovo – è il momento della ripresa. Le prime telefonate che ho ricevuto, una volta ricaricato il cellulare, sono state quelle del cardinal Zuppi e di volontari che si mettevano a disposizione. Perché adesso è il momento di pulire, riparare e ripartire. Senza dimenticare nessuno. Qui in via Lunga abbiamo il seminario, la sede del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo e dell’Emporio della solidarietà da rimettere in funzione, il più presto possibile. Da qui ripartire per sostenere famiglie e parrocchie colpite dall’alluvione. Colpiti, ma non sconfitti. Solo la fraternità ci può salvare, come stiamo dimostrando. Come abbiamo dimostrato in altre occasioni".

Oggi in tutte le chiese forlivesi, secondo le indicazioni del vescovo, che ora è tornato in servizio nel vescovado di piazza Dante, si pregherà per le popolazioni colpite dall’alluvione e si raccoglieranno fondi da destinare alla Caritas per aiutare famiglie, parrocchie, emporio, comitato, seminario e tante altre realtà "bisognose di essere sostenute nella volontà di rialzarsi per riprendere il cammino".

La Caritas fa sapere che si cercano volontari muniti di stivali alti, pale, secchi e guanti da lavoro disponibili a ripulire dal fango il Seminario di via Lunga e l’adiacente Emporio della Solidarietà.

Alessandro Rondoni