MATTEO BONDI
Cronaca

La città da ripulire "Attività, case e fogne: in azione senza sosta"

Forlì Ambiente ha i suoi addetti al lavoro con 12 mezzi, il presidente Martelli: "Non si fermerebbero mai, li mettiamo a riposo quando li vediamo stanchi".

La città da ripulire  "Attività, case e fogne:  in azione senza sosta"
La città da ripulire "Attività, case e fogne: in azione senza sosta"

di Matteo Bondi

Giorni e giorni a svuotare dal fango e dall’acqua cantine, capannoni, condomini, fogne, farmacie e qualsiasi locale sia stato invaso dall’alluvione dello scorso 16 maggio. I mezzi, in particolare gli autospurgo, di Forlì Ambiente non hanno smesso da quella data di intervenire dove c’era bisogno. "Sono in tanti i collaboratori che non hanno chiesto neanche un giorno di permesso dalla data dell’alluvione – racconta Marco Martelli, presidente della cooperativa Forli Ambiente –. A qualcuno lo stop lo imponiamo se vediamo che è troppo stanco, soprattutto per una questione di sicurezza: non vedere un tombino aperto sotto a 50 centimetri di acqua e fango è un attimo, non vogliamo rischiare che qualcuno si faccia anche male dopo un disastro del genere".

Sono 12 i mezzi di Forlì Ambiente che stanno girando ovunque e altri tre che facevano parte della ‘flotta’ purtroppo sono rimasti sotto acqua e fango da un cliente a Lavezzola. "Si tratta di danni materiali ingenti – spiega Martelli –, ma ci penseremo dopo". L’emergenza non è ancora finita, anche se le telefonate stanno diminuendo. "Dal primo giorno abbiamo attivato una reperibilità anche notturna – racconta il presidente –, non tanto perché riuscissimo a fare di più di quanto non stessimo facendo, ma perché la gente si sentiva più rassicurata con qualcuno che rispondeva e spiegava come stavano le cose. Cioè, che ovunque non riuscivamo ad arrivare, che stavamo dando priorità ai luoghi che servono a tutta la comunità, come per esempio le farmacie, oppure a quelli dove lo svuotamento del locale era necessario per poter riallacciare luce e gas. Gli altri, quelli che riuscivano comunque a vivere dignitosamente, anche se la cantina era allagata, li abbiamo messi in lista e pian piano li abbiamo fatti".

Oltre a questo tipo di interventi, i mezzi della cooperativa sono stati utilizzati per svuotare le fogne della città: una prima volta subito dopo l’alluvione che le aveva riempite di limo. "Una seconda volta dopo i primi interventi dei tanti volontari – racconta – a cui non era stato detto di non spalare il fango nelle caditoie, che poi si riempivano. Ci sta, non ci si rende conto di quanta devastazione ci sia stata in città. Il servizio telefonico è stato utile anche per questo: la gente vedeva la sua parte di devastazione, ma non il quadro generale".

Interventi che hanno, naturalmente, un costo. "Noi non ce la siamo sentita di dire alle persone che saremmo andati solo se ci pagavano sull’unghia – spiega –, come so che è successo con altri, ma evidentemente dobbiamo rientrare di questi costi. Molti condomini che sono già nostri clienti, li abbiamo serviti e in alcuni casi siamo stati anche più giorni prima di riuscire a svuotare tutto. Anche in questo caso i pagamenti saranno molto lunghi, si tratta di spese straordinarie per l’economia di un condominio. Al momento noi siamo sotto di circa 300.000 euro, ma continuiamo a servire tutti coloro che ci chiamano. Abbiamo fin da subito interpellato Confcooperative, a cui noi aderiamo, per cercare di trovare una soluzione con un finanziamento agevolato che ci permetta di superare questo momento dando tempo a persone e aziende di riprendersi".

Forlì Ambiente non è solo pulizia con gli autospurgo. In questi giorni ha anche controllato le tubature delle fogne con periscopi e telecamere ad alta risoluzione andando a individuare rotture e scollamenti. Inoltre, tramite una piccola pattuglia di droni, su incarico della Provincia ha mappato tutte le frane e gli smottamenti della zona di Modigliana, monte Trebbo e, Rocca San Casciano.