
Il prefetto Antonio Corona ha annunciato la fine del suo mandato nel corso della cerimonia del 2 giugno, festa della Repubblica, che ha avuto luogo ieri mattina in Piazza Saffi. La data è quella del prossimo 1 agosto, a pochi giorni dal suo 67° compleanno che cadrà il 22 luglio. "Sono stati cinque anni molto intensi e complicati – spiega il prefetto – iniziati con la rottura di un argine nel 2019 a Villafranca e conseguente alluvione e poi proseguiti con la pandemia Covid durata due anni. In seguito, la guerra in Ucraina e la drammatica alluvione che ha colpito Forlì e la Romagna".
Davanti a tutti i sindaci della provincia di Forlì-Cesena, alle autorità civili, militari e religiose, Corona ha ringraziato le associazioni combattentistiche e d’arma schierate con labari e medaglieri, "ma soprattutto gli amministratori locali, che sono stati il mio braccio operativo, la Protezione civile, le associazioni di volontariato, le forze di polizia e le forze armate che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Inoltre – prosegue – ringrazio i singoli cittadini che ho incontrato per strada e con i quali ho parlato piacevolmente in questi anni". Il prefetto saluterà la fine del mandato con una festa all’Arena San Domenico il prossimo 24 luglio, "una serata speciale, è gratis", sottolinea sorridendo. Corona era arrivato a Forlì alla fine del 2018 e in precedenza aveva ricoperto il ruolo di prefetto nella provincia di Chieti. Sposato e padre di un figlio, romano, laureato in Scienze politiche, è appassionato di calcio, tifoso giallorosso, di storia e di canto.
"Questo 2 giugno rappresenta il giorno dell’ennesimo riscatto nazionale – afferma – per un Paese che cade, ma che sa sempre rialzarsi. La Romagna alluvionata è l’immagine di un’Italia che si rimbocca le maniche e che non si dà per sconfitta. Gli onori di questa cerimonia vanno rivolti a chi si è impegnato nell’emergenza, a tutti i cittadini e a chi non c’è più".
Gianni Bonali