VALENTINA PAIANO
Cronaca

La Lega attacca:: "Organico da adeguare"

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Albert Bentivogli, alle parole pronunciate ieri...

Non si è fatta attendere la replica del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Albert Bentivogli, alle parole pronunciate ieri dal direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, durante l’inaugurazione dei nuovi spazi del pronto soccorso dell’ospedale Morgagni-Pierantoni. Carradori, intervenendo alla cerimonia, aveva sottolineato come nonostante il miglioramento strutturale del servizio, questo si trovi ancora oggi a operare con il 30% di personale in meno rispetto al 2019, a fronte di oltre venti concorsi banditi nell’arco di quattro anni. "Investire sull’ampliamento di un presidio sanitario per poi lasciarlo sotto organico di personale segna comunque una frattura pianificatoria e organizzativa – si legge in una nota del consigliere –. Va bene creare nuovi spazi dedicati, preoccupante è non poterli utilizzare a pieno ritmo con operatori specializzati e, soprattutto, con una buona organizzazione che in questi anni nell’Ausl Romagna è certamente mancata". Secondo Bentivogli il problema viene da lontano: "Carradori forse dimentica che, durante l’audizione in Consiglio comunale da lui stesso citata, era stata evidenziata la forte carenza di personale e che una sua implementazione avrebbe risolto l’annoso problema delle interminabili liste di attesa. Oggi – prosegue – la mancanza di medici è determinata da scelte politiche poco lungimiranti assunte in anni passati, ma nel sistema sanitario romagnolo i deficit sono determinati anche da errori di pianificazione delle risorse". Bentivogli punta il dito nei confronti della Regione e dell’Ausl: "Hanno l’obbligo morale di mettere a punto un progetto organizzativo che vada a focalizzarsi sulle priorità. Quindi stop alle solite lamentazioni per scaricare colpe inesistenti di mancati finanziamenti dall’attuale governo – conclude la nota –. È ora che la dirigenza sanitaria locale e regionale si assuma la responsabilità della situazione fallimentare dell’Area vasta romagnola".

v. p.