REDAZIONE FORLÌ

La memoria in piazza ottant’anni dopo: "I partigiani, martiri caduti per la pace"

Il 9 novembre 1944 la città veniva liberata dai nazisti. Il sindaco Zattini: "Quei lampioni sono un monito quotidiano a difendere i valori"

La memoria in piazza ottant’anni dopo: "I partigiani, martiri caduti per la pace"

Il 9 novembre 1944 la città veniva liberata dai nazisti. Il sindaco Zattini: "Quei lampioni sono un monito quotidiano a difendere i valori"

Si è svolta ieri mattina in piazza Saffi la cerimonia per gli ottant’anni dalla Liberazione di Forlì, compiuta con la cacciata dei tedeschi da parte degli Alleati. Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, costretto a letto dall’influenza, ha voluto scrivere una lettera ai suoi concittadini, affidandone la lettura al suo vice, Vincenzo Bongiorno. "Nel celebrare il valore storico, culturale e politico di questo importante anniversario, ripercorriamo il sacrificio dei martiri partigiani e di tutti i caduti per la libertà. Il sacrario presso San Mercuriale e i lampioni sono un monito perenne e un motivo quotidiano di riflessione". Il riferimento, oltre alla lapide commemorativa che riporta i nomi e le foto di coloro ai quali la guerra ha tolto la vita, è anche ai lampioni di piazza Saffi ai quali, nell’estate del ‘44, furono appesi i corpi dei partigiani Adriano Casadei, Silvio Corbari, Arturo Spazzoli e Iris Versari, catturati da nazisti e fascisti e poi brutalmente uccisi.

"Il pensiero riconoscente – prosegue la lettera del sindaco – va a tutti coloro che con coraggio lottarono, soffrirono e impegnarono tutte le loro forze per un futuro di giustizia, di uguaglianza e di pace: per affermare la democrazia al posto del totalitarismo, la speranza al posto della paura, il rispetto al posto della sopraffazione". Zattini, poi, pone l’attenzione sul filo rosso che unisce il passato al presente: "L’anniversario della Liberazione di Forlì ci chiama a rinnovare l’impegno per promuovere e difendere i valori della Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza. Oggi ricordiamo il valore della Resistenza che vide unite tante anime per il riscatto dell’Italia: partigiani combattenti, civili, religiosi, militari dell’Esercito italiano". Nella chiosa, un riferimento personale: "Mi sarebbe piaciuto poter celebrare questo anniversario insieme, ma motivi di salute me lo impediscono. Il mio cuore è con voi in questo giorno di libertà e valori comuni. Senza memoria non c’è futuro".

Sofia Nardi