SOFIA NARDI
Cronaca

La mossa di de Pascale: "Proroghe necessarie"

Alluvioni, il presidente della Regione scrive a Governo e Protezione Civile: "Un anno in più per domande e rimborsi: così si collabora per il bene comune".

Alluvioni, il presidente della Regione scrive a Governo e Protezione Civile: "Un anno in più per domande e rimborsi: così si collabora per il bene comune".

Alluvioni, il presidente della Regione scrive a Governo e Protezione Civile: "Un anno in più per domande e rimborsi: così si collabora per il bene comune".

Proroga di 12 mesi dello stato di emergenza nazionale per l’Emilia-Romagna, estensione dei termini per le domande di acconto del Cis al 30 settembre 2025 e di saldo al 30 novembre e, ancora, la possibilità per privati e imprese danneggiati dal maltempo dell’autunno 2024 di poter presentare una domanda di Cis per ciascun evento.

Queste le richieste avanzate dal presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale (foto) in due lettere: una indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e un’altra al capo Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano.

La richiesta di proroga dello stato di emergenza, che sarebbe in scadenza il 4 maggio, secondo de Pascale "è un passo necessario per consentire il proseguimento di tutte le attività connesse alla gestione dell’emergenza". "Questa richiesta si inserisce nel clima di collaborazione istituzionale che vogliamo continuare a portare avanti, a tutti i livelli, primo fra tutti quello col Governo – sottolineano il presidente de Pascale e la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini –. Anche questa proroga è fondamentale per proseguire con questa modalità di lavoro, all’insegna della coesione e dell’accordo, per il bene di tutti e per continuare nell’opera di ricostruzione e messa in sicurezza di persone e imprese".

Spiega ancora de Pascale: "Se dovesse venire meno lo stato di emergenza, verrebbero meno i presupposti per alcune importanti disposizioni previste dall’articolato sistema di ordinanze del capo Dipartimento della Protezione civile e del relativo raccordo con quelle del commissario straordinario di Governo, indispensabili a dare continuità a tutte le attività in corso senza ulteriori modifiche del quadro normativo di riferimento".

Anche le due successive richieste sono legate alla necessità di "un’efficace gestione delle emergenze". In particolare, la proroga del termine per la presentazione della domanda di acconto dei Cis per privati e imprese al 30 settembre 2025 e per le domande di saldo al 30 novembre 2025 "consentirà ai beneficiari di presentare effettivamente la domanda e di completare alcuni interventi che, per tipologia, è opportuno siano realizzati nel periodo primaverile ed estivo".