
Inaugurata l’attesa struttura: i lavori sono costati in totale 700mila euro. Tra le novità anche il ’museo’: un’esposizione, a rotazione, di trenta opere. .
Una biblioteca è più della somma dei libri che contiene: è uno spazio vivo, dove la solitudine della lettura si concilia con l’incontro dell’altro e dove, più che altrove, la cultura assume la massima dimensione di gratuità: chiunque può entrare, sedersi, scegliere un volume dagli scaffali e farne suo il contenuto, con il lusso di poter dimenticare il portafoglio a casa. A Forlì uno spazio simile mancava da tempo: da quando, l’estate scorsa, la sede di corso della Repubblica ha chiuso i battenti per consentire lo svolgersi dei lavori su palazzo del Merenda, ma anche prima, quando diverse criticità strutturali avevano imposto l’interdizione di alcune sale e reso l’accesso poco immediato e, forse, anche meno piacevole del dovuto. Ora, però, Forlì ha di nuovo una biblioteca.
Il taglio del nastro, avvenuto ieri alla nuova sede della ‘Saffi’ a palazzo Romagnoli, è frutto di un risiko che ha originato non poche polemiche, nato in seno alla precedente amministrazione, in particolare all’allora assessore alla cultura Valerio Melandri, che aveva progettato lo spostamento dei volumi della biblioteca a palazzo Romagnoli e il trasferimento della collezione Verzocchi in piazza Saffi, a palazzo Albertini. Una prima parte del disegno complessivo, adesso, è ultimata: la biblioteca è aperta.
Ci vorrà più tempo, invece, per la collezione Verzocchi: i lavori su palazzo Albertini sono in corso e nel frattempo le opere saranno ospitate al San Domenico, ma non prima dell’autunno. Questo, però, è il momento di scoprire la nuova biblioteca temporanea ("E non è detto – ha dichiarato il sindaco Zattini – che una volta finiti i lavori al Merenda non si decida di mantenere anche questa sede: valuteremo"). I lavori hanno avuto un importo complessivo di 700mila euro – utili in particolare per l’adeguamento degli ambienti alle normative attuali – dei quali 50mila per gli arredi: quest’ultima tranche è stata in massima parte finanziata dalla Regione. L’investimento ha dato vita all’allestimento di due piani del palazzo: il piano terra pensato in particolare per i bambini e i ragazzi, mentre il primo piano è più rivolto allo studio e alla lettura degli adulti. Qui è stato creato anche un punto per appassionati di musica, dedicato all’ascolto dei vinili.
"Lo scopo – illustra il dirigente comunale del servizio Cultura Stefano Benetti – era quello di creare uno spazio accogliente per tutte le generazioni. Diverse le novità, tra le quali quella del ‘museo in biblioteca’: nelle sale sono esposte una trentina di opere della nostra quadreria che verranno poi fatte ruotare periodicamente".
Tra i partner del Comune c’è anche la Regione: "Abbiamo sostenuto questo progetto – le parole dell’assessora regionale alla Cultura Gessica Allegni – nella convinzione che i servizi bibliotecari debbano essere svolti con continuità e qualità per assicurare l’accesso alla conoscenza e alla cultura come diritti fondamentali per una società più equa e consapevole".
"Tengo a sottolineare – commenta Claudio Lombroni, responsabile regionale del servizio Biblioteche – che siccome qui trova spazio solo una selezione parziale dei libri della Saffi, grazie ai ‘piani bibliotecari’, sono state stanziate risorse per realizzare anche un servizio di biblioteca digitale che speriamo possa essere un progetto pilota da replicare anche altrove". L’assessore ai lavori pubblici Vittorio Cicognani: "Questo progetto dell’assessore Melandri è vincente. Cambiare le cose dopo vent’anni non significa buttare via il passato, ma procedere verso il futuro, ed è quello che stiamo facendo". Fa una menzione al Rotary Club, il vicesindaco con delega alla Cultura Vincenzo Bongiorno: "Grazie alla biblioteca Paul Harris del parco della Resistenza è stato possibile proseguire con i prestiti anche nei mesi scorsi". Poi Bongiorno anticipa anche un’altra novità: "Il terzo piano che contiene le opere della quadreria: organizzeremo giornate di apertura straordinaria per godere anche di quei dipinti. Qui nel salone, invece, si terranno incontri sul patrimonio bibliotecario, incluso il fondo Piancastelli".
"Sogno che i giovani, presto, si diano appuntamento qui – sorride il sindaco Gian Luca Zattini –. Su questi spazi si è fatta molta polemica, ma gli spostamenti che abbiamo fatto erano gli unici possibili per riuscire al contempo a valorizzare la collezione Verzocchi e a non rinunciare per anni alla biblioteca Saffi. Discostiamoci dall’idea polverosa che nulla debba mai cambiare. E se la nostra intuizione è stata giusta, da oggi, lo giudicheranno i cittadini". La biblioteca sarà aperta dal martedì al venerdì in orario 8.30-19, il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Ogni primo fine settimana del mese, il sabato dalle 8.30 alle 19 e la domenica dalle 14 alle 19.