La Regione non riduca le giornate per la caccia

Il 24 gennaio si è riunito il sottogruppo caccia del gruppo assembleare del Pd insieme all’assessore Alessio Mammi per chiedere una maggiore interlocuzione su tutte le materie che riguardano l’attività venatoria nella nostra regione. Come avevamo già proposto nel nostro intervento in aula, abbiamo riportato all’assessore la richiesta fatta da parte delle associazioni venatorie di adottare come prossimo calendario venatorio i contenuti del calendario venatorio riferito al 202122, non oggetto di alcun ricorso e applicato nella sua interezza, che permetteva la caccia di tutte le specie fino al 31 gennaio. La sospensione dell’ultimo calendario venatorio adottato dalla Regione, dopo la definitiva pronuncia del Consiglio di Stato, lede i diritti dei cacciatori, poiché essi si aspettano di poter cacciare per l’intera stagione per cui hanno pagato la licenza, comprese le tasse di concessione governativa e regionale’.

È stato inoltre chiesto all’assessore Mammi di verificare se i pareri di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che la Regione Emilia-Romagna deve obbligatoriamente chiedere per alcune attività venatorie siano vincolanti oppure no così come si è espressa la sentenza del Tar del Lazio nel 2014. Il dubbio sorge perché i tribunali amministrativi regionali e il Consiglio di Stato si esprimono con decisioni contrastanti da Regione a Regione rispetto ai calendari venatori che sembrano sottrarre questa competenza alle Regioni.

Altri temi che sono stati trattati ma che dovranno essere oggetto di prossimi incontri di approfondimento sono l’eventuale modifica della Legge regionale 8 sulla caccia nonché l’approvazione del Regolamento 1 per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna. Su questi temi è importante incontrare le associazioni, anche quelle agricole, per approfondire le proposte da loro avanzate.

Massimo Bulbi consigliere regionale Pd