
Si è svolto al Campus l’incontro sul futuro dell’area verde, voluto dal Comitato Vittime del Fango
Il parco urbano Franco Agosto, con i suoi 26 ettari, è la prima area verde in città per estensione ed è anche un luogo del cuore per tanti forlivesi che non hanno rinunciato a frequentarlo nemmeno dopo che l’alluvione del 2023 l’ha drammaticamente segnato. Oggi la natura ha fatto il suo corso, le alberature hanno resistito al fango e l’erba è tornata a crescere, così molti forlivesi sono tornati a utilizzarlo.
Eppure, nonostante questo, ancora tanto resta da fare, infatti i lavori sono ancora in fase di progettazione. In questo quadro, voluto dal Comitato Vittime del Fango, è stato organizzato mercoledì un incontro all’interno del dipartimento di Sociologia del Campus di Forlì, moderato dal docente Gabriele Manella.
A prendere la parola per prima la presidente del comitato, Alessandra Bucchi: "Il parco – comincia – è diventato un simbolo della città alluvionata che vogliamo trasformare nel simbolo della ricostruzione, da realizzare il prima possibile. Chiediamo all’amministrazione che ci tenga informati". Il microfono, poi, passa all’assessore alla transizione ecologica Giuseppe Petetta: "Il parco – spiega – è sempre stato affidato a una società esterna ed è tornato nella piena disponibilità del Comune solo il 1° gennaio. Siamo in fase di progettazione, dopo aver verificato che il patrimonio arboreo non ha subìto danni rilevanti". Tra gli intervenuti anche il questore Claudio Mastromattei a testimoniare l’impegno delle forze dell’ordine nei giorni più duri del disastro: "Sono molto grato al Comitato per avermi fatto entrare in un mondo così intenso: sono al vostro fianco per qualsiasi iniziativa". Poi alcune studentesse di Sociologia - Greta Buda, Eva Noselli, Viola Ricci, Giulia Verì e Francesca Zanirati - hanno avuto spazio per presentare una loro ricerca incentrata sul ruolo del parco urbano per la comunità, portando suggestioni e idee.
Le conclusioni a due tecnici del Comune. "Per la ricostruzione – spiega l’ingegnere Gianluca Rizzo – abbiamo a disposizione 1milione e 950mila euro. Tra gli interventi principali ci saranno il rifacimento della pavimentazione, la sostituzione degli arredi sportivi, la riqualificazione dei campetti da basket e volley, la ricostruzione delle recinzioni e vialetti interni, la manutenzione delle aree giochi e delle 16 postazioni del percorso vita, livellazione del terreno e ripristino del tappeto erboso là dove serve. Sarano rifatti anche gli impianti elettrici e dell’acqua potabile. Nella spesa rientra anche la manutenzione del pozzo per l’alimentazione di ruscelli e laghetto". Il laghetto dispone di una cifra a parte: i 500mila euro donati da La7. "In questo caso – procede Rizzo – si procederà allo svuotamento completo dell’invaso dopo aver catturato e ricollocato pesci e tartarughe, poi si passerà alla sostituzione del telo plastico e al ripristino dei getti d’acqua". "Si tratta di un parco con grandi potenzialità – spiega l’architetto Aida Morelli – che cureremo al meglio. Inizialmente non faremo grossi sovvertimenti, ma riporteremo l’area allo stato pre-alluvione, poi passeremo alle migliorie. Il desiderio è ammodernarlo rispetto a 30 anni fa sotto vari aspetti che individueremo di concerto con i cittadini".
Sofia Nardi