
"Non vi è stato alcun taglio ai Festival teatrali – commenta il vicesindaco e assessore alla cultura di Forlì, Vincenzo...
"Non vi è stato alcun taglio ai Festival teatrali – commenta il vicesindaco e assessore alla cultura di Forlì, Vincenzo Bongiorno –. Vi è l’esito di un bando, con criteri di valutazione dichiarati e con una commissione di cui si conoscono i nomi che ha valutato. Dalla valutazione è risultato che alcune realtà sono risultate assegnatarie di un contributo minore. Ricordo che nelle valutazioni triennali del 2015 e del 2018, furono numerose le bocciature e i declassamenti, senza che tutto ciò abbia causato le polemiche di questi giorni".
Tra le ragioni dei declassamenti ci sarebbe anche la quantità di domande: "Gli organismi che hanno fatto domanda per accedere al finanziamento in questa triennalità sono nel complesso il 70% più numerosi per richieste rispetto a quelli che ne usufruivano precedentemente. Questo comporta naturalmente la necessità di dover scegliere e selezionare da parte della commissione, verificando l’operato degli storici ma anche dando vita ad una naturale ed inevitabile necessità di ricambio con l’inserimento di nuovi soggetti. Non vi è alcuna penalizzazione ad personam, ma - ripeto - vi è l’esito di un bando".
Riguardo a Masque, invece, Bongiorno tiene a fare un distinguo tra le scelte governative e quelle comunali: "per il prossimo triennio riceverà dal bando comunale 30.885 euro all’anno per tre anni: mi pare un importante segnale di attenzione da parte dell’amministrazione". La stessa programmazione triennale, però, prevede un decurtamento dei fondi per Città di Ebla (meno 13mila) ed EXATR (meno 10mila), "Ma anche in quel caso vale il principio nazionale: vi sono state più realtà che hanno acceduto ai contributi. Abbiamo, comunque, confronti aperti con Città di Ebla e Spazi indecisi sulla gestione dell’ex deposito che è un luogo prezioso e vogliamo resti attivo".