La statua della Madonna torna a svelarsi

Oggi inizieranno le operazioni di smontaggio dell’impalcatura. Sindaco, vescovo e progettista in cima: "Una grande emozione"

La statua della Madonna torna a svelarsi

La statua della Madonna torna a svelarsi

La statua della Madonna del Fuoco in piazza del Duomo è pronta per l’inaugurazione di venerdì pomeriggio e per la festa della patrona di Forlì di sabato prossimo. Sono infatti terminati i lavori di pulizia, per un intervento di oltre 68mila euro. Oggi inizieranno le operazioni di smontaggio delle impalcature che hanno protetto l’importante opera d’arte durante l’intervento di restauro e che richiederanno un paio di giorni.

"La pulizia e il lavaggio con acqua pura – spiega Giancarlo Gatta, progettista che ha coordinato le azioni che hanno restituito alla statua l’originaria bellezza – erano necessarie perché la Madonna era sottoposta a un importante attacco biologico: sporca di muschi e licheni, soprattutto nel lato dove il vento dominante è quello proveniente da Faenza". Il monumento, che aveva subito un restauro circa vent’anni fa, "è una statua di quasi 300 anni e i segni del tempo che passa si vedevano chiaramente". Scolpita nel 1639 dall’artista bolognese Clemente Molli in marmo di Carrara, poggia su una colonna che era in piazza Saffi. Nel 1909 il monumento fu smontato, mentre la Madonna con il bambino fu collocata prima nella chiesa di San Filippo Neri, poi nel 1925 fu spostata in Cattedrale. L’opera, dal peso complessivo di 8 tonnellate, trovò la sua collocazione attuale in piazza del Duomo con l’inaugurazione del 1928. "Il fusto e la base – precisa l’architetto Gatta – sono in chiampo rossiccio, mentre la cancellata è quella originale ed è sorretta da pietra d’Istria proveniente da Venezia". Presenti ad ammirare da vicino la statua il vescovo Livio Corazza, il sindaco Gian Luca Zattini e l’assessore al bilancio Vittorio Cicognani. Salendo sul monumento si notano particolari curiosi: in alcuni punti si vedono i danni provocati da colpi di proiettile e segni fossili, mentre in cima, alla base, la firma dello scultore e la dizione "Bonomia" (Bologna in latino). Infine il volto della Madonna sereno, con in braccio il bambino con la stella in ottone sul capo. "Una Madonna che è una grazia restituita all’amore dei forlivesi – afferma il vescovo – e un momento di gioia per tutta la comunità". Gli fa eco il sindaco che parla "di una grande emozione per aver dato alla città la possibilità di ammirare e venerare la patrona di Forlì", mentre l’assessore Cicognani, che ha proposto l’operazione di pulizia della statua, si dichiara "devoto alla Madonna e contento del risultato finale". Grande successo, infine, ieri pomeriggio per la Fiorita dei bambini, tradizionale evento che prelude alla festa della patrona.

Gianni Bonali