"L’agricoltura è in ginocchio"

Coldiretti chiede al governo un decreto ad hoc

L’agricoltura è in ginocchio. Secondo le stime di Coldiretti, salgono a 300 milioni di euro i danni subiti dalle attività agricole e dalle infrastrutture in Emilia-Romagna dove sono finiti sott’acqua migliaia di ettari di terreno coltivato a kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari di lavorazione ed infrastrutture.

"Nella provincia di Forlì-Cesena le aziende agricole sono oltre 6 mila e svolgono un importante lavoro di custodia del territorio soprattutto nei piccoli comuni montani che nell’ultimo decennio risentono pesantemente del calo demografico e della diminuzione dei servizi", sostiene l’associazione dei coltivatori, che aggiunge: "È stato certamente utile il primo intervento emergenziale deliberato tempestivamente dal Governo, a poche ore dai fatti – sostiene l’associazione – . Ora, stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un decreto legge speciale e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti".

Intanto i tecnici di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini in queste ore sono a stretto contatto con gli agricoltori associati per verificare le ripercussioni dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sul territorio. "Tanti campi sono finiti sott’acqua e la situazione è in rapido divenire – dice Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – . Ma quando nei prossimi giorni si arriverà a una stima precisa dei danni, purtroppo saranno consistenti: ci sono interi raccolti a rischio, dalle orticole a pieno campo ai seminativi, dai frutteti ai vigneti e oliveti. A metà maggio le varie colture sono in una fase cruciale della loro crescita, questa calamità è una seria ipoteca sull’annata agraria. E poi ci sono i danni alle infrastrutture aziendale: c’è chi ha subito smottamenti, chi si è trovato l’acqua nelle strutture aziendali".

Molti timori sono rivolti anche all’evoluzione del maltempo nella giornata di oggi. "Ci troviamo davanti a una emergenza che riguarda l’intero territorio – interviene Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – . La nostra struttura sta affiancando i soci in queste difficili ore e, appena saranno quantificati i danni, è pronta ad assisterli nelle varie richieste di indennizzo e nell’individuare i migliori percorsi per trovare un concreto aiuto dopo questa calamità. Le zone collinari già martoriate dalle frane, come Modigliana, Dovadola e Predappio, stanno vivendo nuove criticità: ci sono aziende che rischiano di rimanere isolate e l’incubo è di avere nuovi smottamenti".

Aggiunge Alberto Mazzoni, presidente della circoscrizione di Forlì dell’associazione: "Anche nella zona di San Lorenzo in Noceto registriamo vigneti e frutteti finiti sott’acqua, la speranza è che l’acqua possa defluire al più presto per evitare conseguenze ancora più negative. Allagamenti di questo tipo possono portare anche all’insorgenza di fitopatie che si possono sviluppare nelle prossime settimane. La situazione è grave".