
Una squadra dei vigli del fuoco di Forlì impegnati col gommone al Ronco durante i tragici eventi dell’alluvione del maggio 2023 (Frasca)
Allarme della Cgil sulla carenza di organico al comando provinciale dei vigili del fuoco.
"Dai dati ufficiali – rimarca il sindacato – emerge che il personale attualmente in servizio è di 233 unità, a fronte delle 292 previste. Questo significa che 59 vigili mancano all’appello, con un impatto diretto sulla capacità operativa del comando. Ancora più preoccupante è la situazione del personale qualificato: su 90 capi squadra e capi reparto previsti, ne sono in servizio solo 64, con un deficit del 29%. Inoltre, entro la fine di marzo, altri 16 vigili partiranno per il corso di qualificazione a capo squadra, restando assenti dal servizio per tre mesi".
Secondo Enrico Bazzotti, coordinatore provinciale della funzione pubblica della Cgil vigili del fuoco, e Federica Bartoletti, coordinatrice provinciale funzione pubblica della Cgil di Forlì Cesena, "ad aggravare ulteriormente la situazione c’è la gestione dell’aeroporto Ridolfi, che richiede un numero specifico di vigili del fuoco specialisti, abilitati a prestare servizio permanente all’interno del sedime aeroportuale".
Il sindacato ammette che il comandate Michelangelo Borino, "ha affrontato la situazione con determinazione, accogliendo le richieste sindacali e cercando di risolvere i blocchi burocratici che avevano creato disservizi nel turnover del personale aeroportuale. Tuttavia, la carenza di personale persiste". Una carenza che ha delle "conseguenze dirette sull’efficienza del servizio. Con un numero insufficiente di unità operative, i tempi di intervento possono allungarsi, specialmente nei momenti in cui le squadre sono già impegnate su altri interventi. Questo incide sulla capacità di garantire un servizio rapido ed efficace alla popolazione. Inoltre, l’impatto sul personale è significativo in termini di stress lavoro-correlato".
Per tutti questi motivi il sindacato chiede interventi urgenti: "Assunzioni programmate, proporzionali ai pensionamenti e alle reali necessità del servizio; fondi per straordinari sufficienti e proporzionali alle reali necessità di questo periodo di drastica carenza; un piano straordinario di formazione di personale qualificato, con modalità più adeguate alle esigenze operative; Investimenti concreti nella formazione e nei mantenimenti operativi, affinché le specializzazioni non diventino un onere insostenibile per il personale". Il sindacato chiede quindi un incontro urgente con la direzione regionale. Se le risposte non dovessero giungere il sindaco paventa la prospettiva di "mobilitazione e di lotta, fino allo stato di agitazione nazionale e allo sciopero".