"Fino all’ultimo abbiamo sperato che li ritrovassero vivi". Don Theo Koutchoro, parroco di Santa Maria Nuova, ha appreso la notizia della morte di Elia Meta ieri mattina all’alba, dopo una notte passata nell’angoscia e, assieme, nella speranza che un miracolo avesse salvato lui e gli amici. Il finanziere 37enne rimasto vittima della valanga in Valle D’Aosta assieme ad altri due compagni aveva cominciato a frequentare la parrocchia di Santa Maria Nuova da giovanissimo e conosceva bene Don Theo.
"Sono un amico di famiglia – dice il parroco – e ho conosciuto Elia tanti anni fa, ancora prima di diventare prete. I legami tra di noi sono diventati ancora più stretti quando ho celebrato il suo matrimonio, nel giugno 2017, con Chiara, una ragazza di origini livornesi". "Subito dopo la tragedia – continua Don Theo – ho sentito al telefono i genitori adottivi di Elia e sono andato a trovare il fratello a casa sua. Abbiamo pregato tanto. I familiari sono distrutti dal dolore. Essendo persone molto religiose si sono aggrappate con tutta la forza che avevano alla fede".
Don Theo non smette di pregare e ieri sera, nella parrocchia di Santa Maria Nuova alle 19, ha celebrato una messa per Elia a cui hanno partecipato familiari, amici e conoscenti. "Elia era una persona d’oro – continua il parroco – disponibile con tutti, un carattere forte, un animo buono che portava avanti ogni giorno il suo percorso personale e spirituale ed era molto attivo nel mondo della Chiesa. Fin da giovanissimo partecipava ai campi estivi dell’Azione Cattolica, dove aveva anche il ruolo di educatore dei ragazzi dagli 8 ai 14 anni. Sempre amorevole con i bambini, solare e molto disponibile. Lui stesso aveva avuto un bimbo, il piccolo Giorgio che ho battezzato quando aveva appena un mese. Ora ha 5 anni. Ho sentito al telefono anche la moglie di Elia: è distrutta, dice che ancora non ci crede, non le par vero. Come tutti noi, all’inizio è rimasta incredula e fino a ieri mattina ha sperato che il marito fosse vivo".
Don Theo aveva visto Elia Meta pochi mesi fa, nel periodo delle festività natalizie. "Elia era molto legato ai suoi genitori e ai suoi fratelli – dice il parroco – e appena poteva veniva in Romagna a trovarli. L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato per le vacanze di Natale, quando è venuto con la moglie e il figlio a passare le vacanze dai genitori. La famiglia è affranta, questa mattina partiranno tutti per la Valle D’Aosta, per dare l’ultimo saluto a Elia". A ricordare il finanziere è poi un ex collega, che ha lavorato con lui alla concessionaria Opel Magnani oltre 10 anni fa. "Era una persona splendida e buona – dice – aveva iniziato a fare il meccanico in officina a 20 anni. Sempre gentile e disponibile con tutti".
Annamaria Senni