REDAZIONE FORLÌ

"Lascio le Poste. Sui monti gli anni più belli"

Va in pensione Gabriele Foschi, già direttore degli uffici di Voltre (Civitella) e ora di Predappio Alta. E assicura: "Il servizio resterà"

"Lascio le Poste. Sui monti gli anni più belli"

Mercoledì è stato il suo ultimo giorno di lavoro: alle ore 13.45 Gabriele Foschi ha chiuso la porta dell’ufficio postale di Predappio Alta. Ieri, il primo giorno di pensione dopo 41 anni da dipendente di Poste Italiane: una vita che lo ha portato dietro agli sportelli di Meldola, Civitella, per tanti anni a Ravaldino (ufficio Forlì 10) e, negli ultimi anni, come direttore degli uffici di Voltre (frazione di Civitella) e Predappio Alta, piccoli uffici aperti solo qualche giorno alla settimana (uno solo nel caso di Voltre) in cui era l’unico dipendente. E, in entrambi i casi, il volto delle Poste: un’istituzione che porta i servizi dove altri non riescono ad arrivare. Dove la presenza del settore pubblico è più sentita e preziosa.

"Le ultime sono state proprio le esperienze più belle – racconta Gabriele, 63 anni –. Perché l’aspetto più significativo del mio lavoro è proprio il contatto con la gente. Che sull’Appennino diventa in qualche modo più ‘vero’. Tanti residenti di Predappio Alta hanno voluto salutarmi in occasione del mio pensionamento". Situazioni che non lo stupiscono: "No, perché davvero quassù l’ufficio postale è anche uno sportello d’ascolto, un punto di riferimento, in cui i cittadini raccontano anche i loro problemi e le preoccupazioni. In molte località dell’Appennino, per esempio, non ci sono più gli istituti di credito: le Poste sì". A proposito, Foschi tranquillizza i residenti: sarà sostituito, in modo tale che l’ufficio postale di Predappio Alta continuerà a operare. "Assolutamente sì, confermo. Anzi, il trend è quello, anche con le ultime decisioni del Governo, di affidare alle Poste nei piccoli comuni più funzioni a servizio dei cittadini". Ed è qui che il lavoro più umano: "Quassù c’è anche il tempo, a volte, di aiutare un anziano a compilare il bollettino".

Gabriele Foschi è un volto noto anche per la sua passione per il basket: per tanti anni è stato l’anima della Fulgor, la società forlivese cresciuta all’oratorio San Luigi in via Nanni. Poi ha affiancato la prima squadra della FulgorLibertas, come team manager, in B1 e in A2 (rispettivamente la terza e la seconda serie nazionale). Successivamente, è stato una figura dirigenziale del Gaetano Scirea, in serie C a Bertinoro, all’Andrea Costa Imola (di nuovo in A2) e ai Tigers, società che ha militato in serie B, prima a Forlì e poi a Cesena. Gli impegni crescenti lo avevano portato a ottenere il part-time alle Poste. Di certo non era raro trovarlo allo sportello, magari il giorno dopo una partita: "Quante volte mi è capitato che qualcuno mi dicesse: lei mi sembra un volto conosciuto...". Con tifosi oppure giocatori stessi come clienti.

Marco Bilancioni