"Mantenere la storia e l’autonomia dell’Istituto". È questo l’auspicio del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, che interviene nel confronto sollevato dal Carlino attorno al futuro dell’Irst di Meldola sul mancato riconoscimento di 3,2 milioni di euro per l’anno 2023 di prestazioni ai residenti romagnoli da parte dell’Ausl, perché fuori dall’accordo di fornitura.
Un tema che nei giorni scorsi aveva spinto anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luca Pestelli, ad avanzare un’interrogazione alla giunta di via Aldo Moro: "Non posso che esprimere preoccupazione per il futuro e la sostenibilità dell’Istituto – dichiara Pestelli – nato per omogeneizzare le prestazioni oncologiche di tutta la Romagna e dare vita a un centro medico e scientifico di grande prestigio, capace di rispondere a un nuovo e virtuoso modello di interazione tra pubblico e privato".
Zattini conosce bene le radici dell’Irst: dal 2009 ha ricoperto due mandati da primo cittadino proprio a Meldola, sostenendo da subito il progetto di un centro capace di unire qualità clinica e innovazione scientifica. "L’Irst, con personalità giuridica di diritto privato, è infatti il frutto di una grande intuizione del professor Dino Amadori e di una storia che è partita da e per i cittadini, a cui ho preso parte e contribuito quando ero sindaco di Meldola – prosegue Zattini –. Una storia che deve rimanere tale e che non può in alcun modo essere messa a rischio". Oggi, Zattini non parla solo come amministratore, ma anche come paziente. Lo scorso anno, infatti, ha reso pubblica la propria malattia oncologica, esprimendo massima fiducia nei professionisti del territorio. "L’impegno delle istituzioni, a partire dall’Ausl e dalla Regione, deve essere collettivo e finalizzato a garantire con continuità e strumenti concreti per la qualità dei servizi erogati e la natura giuridica dell’Istituto. Un Istituto che, di recente, è stato arricchito dalla farmacia oncologia più grande e tecnologicamente avanza d’Italia – sottolinea il sindaco –, e che negli anni è diventato un fiore all’occhiello per la cura delle patologie oncologiche, motivo d’orgoglio per l’intera comunità locale. Oltre a questo, c’è il grande tema del riequilibrio dei finanziamenti regionali".
Martedì scorso durante l’inaugurazione dei nuovi locali del pronto soccorso, Zattini non ha mancato di richiamare l’attenzione dell’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, sulla necessità di una distribuzione più equa delle risorse regionali sui territori: "L’Ausl Romagna, infatti, è notoriamente sottofinanziata rispetto alle altre aziende della Regione – conclude –. Questa battaglia e quella dell’Irst devono essere al centro di un grande lavoro di squadra, nell’interesse futuro di tutta la Romagna".
v. p.