Liberazione a Meldola: incontro su Iris Versari

Appuntamento domani alle 20.30 alla biblioteca comunale Torricelli per presentare un libro sulla partigiana che militò nella banda Corbari.

Liberazione a Meldola:  incontro su Iris Versari

Liberazione a Meldola: incontro su Iris Versari

Si avvicina la celebrazione del 78° anniversario della Liberazione e a Meldola, la sezione Anpi guidata da Paola Borghesi in collaborazione con il Comune, renderanno omaggio a Iris Versari medaglia d’oro al valor militare uccisa nello scontro di Cà Cornio sull’appennino romagnolo in Comune di Tredozio il 18 agosto 1944. Domani alle 20.30, alla biblioteca comunale Torricelli di Meldola, sarà presentato il libro ‘Iris Versari. Una biografia partigiana’. Introduce Michele Drudi, assessore alla cultura e interviene l’autrice Sandra Bellini. Iris Versari era compagna del partigiano Silvio Corbari, capo dell’omonima banda che mise in scacco con grande successo i nazifascisti tra Forlì e Ravenna. Ma Iris Versari era molto di più: era anch’essa una combattente, capace di grandi azioni. "Il libro ha il pregio di creare una narrazione emozionante – commentano gli organizzatori – all’interno di una fedele e minuziosa ricostruzione storica. Con un lavoro di indagine sul territorio e negli archivi, Sandra Bellini libera la partigiana Iris dalla leggenda, restituendole il ruolo che le spetta nella Storia (quella con la S maiuscola)".

L’autrice rilegge i racconti e le testimonianze dei sopravvissuti e ricompone i fatti riuscendo a restituirci la vita civile di Iris Versari e il mondo contadino romagnolo in cui affonda le sue radici. Nel libro emergono infatti le ragioni che la spinsero a partecipare alla lotta partigiana, a raccontarne le vicende all’interno della guerra di Liberazione intrecciandole, ovviamente con quelle della banda Corbari. E il lavoro dell’autrice ridà proprio la voce ad una grande protagonista della Resistenza in Romagna come del resto chiariscono le motivazioni in calce all’assegnazione della massima onorificenza militare alla partigiana: "Durante l’ultimo combattimento, circondata con altri partigiani in una casa colonica isolata, ferita ed impossibilitata a muoversi, esortò ed indusse i compagni a rompere l’accerchiamento e, impegnando gli avversari con intenso e nutrito fuoco, agevolò la loro sortita. Dopo aver abbattuto l’ufficiale nemico che per primo entrò nella casa colonica, consapevole della sorte che l’attendeva cadendo viva nelle mani del crudele nemico, si diede la morte. Immolava così la sua giovane vita a quegli ideali che aveva nutrito nella sua breve ma gloriosa esistenza".

Oscar Bandini