Il pagamento, rimandato, delle utenze per cittadini e imprese nelle zone alluvionate vede una comunione di pensiero bipartisan, almeno a Forlì, con varie proposte provenienti da consiglieri comunali in seno alla commissione speciale di indagine sull’alluvione. Quelli del Movimento 5 Stelle, Eros Brunelli e Franco Bagnara, chiedono l’azzeramento del pagamento delle bollette. "La semplice sospensione deliberata da Arera e dalle autorità nazionali competenti porterà a un aggravio dei bilanci familiari e delle imprese al termine di tale periodo – dichiarano i due consiglieri del M5S –. Per evitare ciò abbiamo sottoposto il testo di una mozione alla commissione consiliare speciale d’indagine e studio sull’emergenza alluvione in cui chiediamo al sindaco e alla giunta di attivarsi per chiedere al Governo, alle agenzie Nazionali e regionali competenti per i servizi gas, acqua, energia elettrica e rifiuti e al commissario alla ricostruzione di intervenire con urgenza per annullare dal 1° maggio al 31 agosto i pagamenti delle utenze, domestiche e commerciali, a favore dei cittadini residenti a Forlì e delle imprese che hanno presentato, nei modi e nelle forme previste dalla legge, richieste danni occorsi ai loro immobili e direttamente riconducibili alla catastrofe alluvione".
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche se non parla proprio di azzeramento, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ragni. "È necessario ragionare con i gestori dei servizi – afferma – sulla sospensione e il rinvio delle maxi-bollette a carico degli utenti che sono stati costretti ad extra-consumi di acqua ed energia elettrica per il ripristino delle abitazioni alluvionate. Si attui il rinvio delle imposte comunali per soggetti private e imprese alluvionati".