L’ospedale ‘Pierantoni-Morgagni’ si rinnova e inaugura due nuove Gamma Camere e una risonanza magnetica nucleare dotata di intelligenza artificiale: è quella che, oggi, visiterà il sindaco Gian Luca Zattini che ieri ha confessato di essere malato.
I nuovi macchinari sono stati acquistati con i fondi del Pnrr nell’ambito di un programma di ammodernamento delle apparecchiature biomediche all’interno delle strutture sanitarie romagnole. L’obiettivo è sostituire i macchinari precedenti e fornire, grazie alle nuove tecnologie, risposte sempre più puntuali ai bisogni di salute della popolazione. L’investimento è di oltre 16 milioni per un totale di 33 apparecchiature per i nosocomi di Ravenna, Lugo, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, Santarcangelo e Cattolica.
All’inaugurazione erano presenti Tiziano Carradori e Giorgio Martelli, rispettivamente direttore generale e responsabile del presidio ospedaliero di Forlì; Stefano Sanniti, dirigente dell’unità operativa di Ingegneria clinica, Federica Matteucci, direttrice del servizio di Medicina Nucleare ed Emanuela Giampalma, coordinatrice del dipartimento Diagnostica per immagini. Oltre i sanitari e al sindaco, era presente anche il vescovo Livio Corazza.
"Le apparecchiature – sottolinea Matteucci – rappresentano un’importante innovazione tecnologica perché consentono una diagnosi sempre più precisa, garantendo tempi di scansione ridotti e agevolando il comfort del paziente. Sono indispensabili per la definizione del trattamento delle lesioni epatiche permettendo di salvaguardare i tessuti sani circostanti". Oltre ai macchinari sono stati rinnovati anche gli spazi diagnostici: "Abbiamo posto particolare attenzione all’umanizzazione degli ambienti. Sono state allestite nuove pareti decorate con paesaggi rilassanti e plafoniere che riproducono il cielo allo scopo di offrire luoghi accoglienti ai nostri pazienti".
Anche la nuova risonanza magnetica ha caratteristiche innovative: "L’intelligenza artificiale – spiega Giampalma – consente di migliorare il rapporto segnale/rumore fino al 60% fornendo immagini più nitide, con tempi di esecuzione molto ridotti e con un tunnel di accesso al macchinario più ampio che aiuta i claustrofobici o bariatrici".
Nonostante i nuovi acquisti che permetteranno cure più efficaci restano aperti alcuni problemi: "La nostra Ausl – sottolinea Carradori – è la sesta in Italia per dimensioni: abbiamo un patrimonio tecnologico di oltre 300 milioni di euro. Ma per fare la buona sanità non bastano i macchinari, servono medici competenti. Occorre investire sulle future generazioni di professionisti".
Valentina Paiano