ALESSANDRO RONDONI
Cronaca

Madonna del Fuoco, migliaia in Duomo a Forlì

Corazza: “Alimentiamo la fiamma dell’amore”. L’immagine sacra è stata posta sui gradini dell’altare: per l’occasione era più vicina ai fedeli. Il vescovo torna a chiedere la pace

Migliaia di persone in Duomo e non solo, tra candele e dolci piadine

Migliaia di persone in Duomo e non solo, tra candele e dolci piadine

Forlì, 5 febbraio 2025 – “Siete tutti benvenuti in questa casa. Invoco con tutto il cuore Maria, perché riaccenda il fuoco della fede nell’amore di Gesù Cristo. Incoraggiate i vostri figli, gli amici, i coniugi, ad aprire il loro cuore all’amore di Cristo”.

Con quest’appello a rinnovare la fede e a custodirla, il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, si è rivolto ai numerosi fedeli presenti in Duomo durante la messa in rito pontificale che ha presieduto ieri mattina in occasione della festa della Madonna del Fuoco, patrona di Forlì e della diocesi. All’inizio della liturgia il vescovo ha ringraziato tutte le persone presenti, le autorità civili, militari e politiche, fra cui il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il prefetto Rinaldo Argentieri, i Salinari di Cervia con il vicesindaco Gianni Grandu e il Gonfalone, i Cavalieri del Santo Sepolcro, i volontari, il servizio di accoglienza, gli operatori, il coro, i sacerdoti e i ministranti, le confraternite, le associazioni, i gruppi e i movimenti, il presidente della comunità islamica, le comunità ortodosse e religiose, gli operatori della comunicazione e Teleromagna, che ha curato il collegamento in diretta tv.

Il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza
Il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza

“Nei giorni della novena – ha ricordato mons. Corazza nell’omelia – abbiamo pregato perché Maria ci aiuti a vincere la società dell’angoscia, vasta e preoccupante. Sono segnali di angoscia le guerre, l’inverno demografico, la violenza nelle nostre comunicazioni e relazioni, le devastanti conseguenze dei cambiamenti climatici. Maria, donna della speranza, ci indica la strada per far accendere la luce della speranza”. Ricordando che il Giubileo indetto da Papa Francesco è dedicato proprio alla speranza, e che Dio chiede di stare accanto alle persone che soffrono come ha fatto Maria, il vescovo ha auspicato che in quest’anno santo vengano messe in pratica le opere di misericordia: “Visitare gli ammalati, i carcerati, accogliere gli stranieri”. Ha inoltre pregato per la pace nel mondo, e ha osservato: “Trovo una felice e provvidenziale coincidenza che per decisione dell’Assemblea delle Nazioni Unite il 4 febbraio si celebri la Giornata mondiale della fratellanza umana. Uniamoci, credenti e non, e rinnoviamo il patto di umanità reciproca nel nome di Maria”.

Corazza con i Salinari di Cervia accompagnati dal vicesindaco Gianni Grandu e dal forlivese Gabriele Zelli
Corazza con i Salinari di Cervia accompagnati dal vicesindaco Gianni Grandu e dal forlivese Gabriele Zelli

La liturgia è stata concelebrata da decine di sacerdoti, fra cui mons. Lino Pizzi, vescovo emerito di Forlì-Bertinoro, e il vicario generale, don Enrico Casadei. “Cari pellegrini di Forlì e dintorni – ha sottolineato ancora mons. Corazza – non dimenticate che lo scopo della festa e della presenza qui è di rinnovare la nostra fede e il nostro impegno per custodire e testimoniare la fede nel Signore Gesù. Non è un obbligo: quando si parla di amore non ci può essere che libertà”. Ha quindi invitato tutti “a dire il proprio sì, perché Dio ha bisogno oggi del nostro sì”, e ha concluso con un’invocazione alla Madonna del Fuoco affinché “ci aiuti a spegnere le fiamme della divisione e alimenti il fuoco dell’amore, in particolare verso i più piccoli e i più bisognosi”.

Alcuni pasticcieri forlivesi con il dolce tipico della giornata: la piadina della Madonna del Fuoco (Frasca)
Alcuni pasticcieri forlivesi con il dolce tipico della giornata: la piadina della Madonna del Fuoco (Frasca)

Migliaia i forlivesi che durante tutto il giorno hanno affollato il Duomo per pregare davanti alla Patrona. In tanti già dal mattino hanno partecipato alle liturgie, che si sono susseguite dalle 6 fino all’ultima delle 19.15, e che sono state celebrate da mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, don Casadei e mons. Erio Castellucci, vescovo di Modena-Nonantola e di Carpi. “Quest’anno – ha detto un’anziana signora dopo la messa – mi ha colpito che l’immagine della Madonna del Fuoco sia stata posta sui gradini dell’altare, così è stata possibile una speciale vicinanza”. Al termine della liturgia mons. Corazza ha impartito la benedizione papale con l’indulgenza plenaria.

Oltre alle riprese della funzione, Teleromagna ha curato la rubrica ’Il tempo dello Spirito’, condotta da Piergiorgio Valbonetti, con vari ospiti intervistati in diretta prima e dopo la messa, raccontando il recente Giubileo del Mondo della Comunicazione. Visti anche il sole e il bel tempo, per tutta la giornata tanta gente si è recata nelle vie del centro e nella piazza, dove alla tradizionale fiera con le bancarelle erano presenti famiglie con bambini, anziani, giovani, giunti da tutto il comprensorio.