SOFIA NARDI
Cronaca

Medicina cresce: 180 posti: "Avremo 50 studenti in più. Nessun problema di spazi"

Il direttore del corso di laurea Stella: "Con la riforma primi 6 mesi online, poi dopo l’esame accoglieremo in base alla concreta capienza della sede" .

Il direttore del corso di laurea Stella: "Con la riforma primi 6 mesi online, poi dopo l’esame accoglieremo in base alla concreta capienza della sede" .

Il direttore del corso di laurea Stella: "Con la riforma primi 6 mesi online, poi dopo l’esame accoglieremo in base alla concreta capienza della sede" .

Cresce ancora, il corso di laurea in Medicina di Forlì: dal prossimo anno accademico, infatti, gli studenti del primo anno cresceranno da 130 a 180. Lo stesso accadrà anche alla sede di Ravenna, dove però si passerà da 130 a 150. "Si tratta di una richiesta – spiega il direttore del corso di laurea forlivese Franco Stella – che ci è stata avanzata dal ministero, dato che il corpo docente, nel nostro caso, è adeguato per un massimo di 180 studenti, numero che non era ancora stato raggiunto".

Nessun problema per quanto riguarda la logistica: "Abbiamo già predisposto tutti gli spazi necessari – precisa Stella –. Sia per le lezioni sia per i laboratori e i tirocini e non prevediamo alcun tipo di problema, anche perché a salire di numero sarà solo il primo anno". Per ora: con l’andare del tempo, infatti, fisiologicamente i 50 futuri medici in più andranno sommati a tutto il quinquennio, "ma non siamo preoccupati – torna a sottolineare il direttore –. Sono numeri che possiamo assorbire senza difficoltà".

Una precisazione: i 180 studenti del primo anno di Medicina non saranno immatricolati in settembre, infatti il prossimo anno scolastico sarà il primo a prevedere il cosiddetto ‘semestre filtro’, funzionale all’abolizione del numero chiuso. In concreto, chiunque potrà prendere parte alle lezioni del primo semestre, al termine del quale si dovrà svolgere un esame specifico che consentirà solo a coloro che lo supereranno di iscriversi al primo anno.

"In pratica la facoltà resta a numero chiuso – ragiona Stella –, solo che la prova è spostata in avanti e non sarà gestita dall’Università, ma sarà nazionale e uguale per tutti. Una volta superata, saranno immatricolati in base alla concreta capienza della sede, ciò significa che non è detto che poi frequenteranno effettivamente nella città dove hanno svolto il primo semestre". In settembre, insomma, gli aspiranti studenti di Medicina non saranno 180, ma molti di più: "Non possiamo sapere quanti – spiega Stella –, ma sicuramente parliamo di numeri molto importanti, questi sì, impossibili da gestire, sia per noi che per la città. La nostra soluzione, così come quella degli altri corsi di Medicina, sarà quella di svolgere il primo semestre online, per poi passare in presenza solo con chi è riuscito a superare lo sbarramento".

Sofia Nardi