VALENTINA PAIANO
Cronaca

Meldola vola nel 5 per mille. Nel 2024 cresce: quasi 1,5 milioni. E anche lo Ior riceve 1,2 milioni

Rispettivamente sono 33mila e 46mila donatori per la lotta contro il cancro

Rispettivamente sono 33mila e 46mila donatori per la lotta contro il cancro

Rispettivamente sono 33mila e 46mila donatori per la lotta contro il cancro

Ogni anno, al momento della dichiarazione dei redditi, c’è una casella che molti compilano senza esitazione. È quella del 5 per mille. E nel 2024, sempre più cittadini hanno scritto il nome dell’Irst di Meldola o dello Istituto Oncologico Romagnolo (Ior), due realtà del territorio fondate dal professor Dino Amadori. Un gesto semplice, che si traduce in milioni di euro per la ricerca.

In particolare, il report da poco pubblicato dall’Agenzia delle Entrate vede l’ospedale meldolese registrare un aumento delle donazioni, arrivando a raccogliere un milione 468mila euro, con un incremento del 3% rispetto al 2023 (quando il contributo fu di 48mila euro in meno) con le preferenze dei contribuenti che salgono da 31.741 dello scorso anno a 33.746 (+6%). Un risultato che va ben oltre i numeri: fondi e fiducia che alimentano in modo concreto i progetti di ricerca dell’unico Irccs presente in Romagna. L’Istituto si conferma la seconda realtà per importi ricevuti in tutta l’Emilia-Romagna e la 33ª su scala nazionale.

Se la scienza guida la lotta contro il cancro, è il volontariato a sorreggerla ogni giorno con impegno e dedizione. Lo Ior raggiunge le 46.459 preferenze per un totale di un milione e 257mila euro di contributi. L’associazione è la 32ª associazione non profit in Italia per sottoscrizioni, al di sopra di realtà molto più conosciute e con respiro nazionale e internazionale. In questo caso il trend di crescita risulta ancor più deciso se si prendono in considerazione i dati dell’anno fiscale 2022, quando le preferenze espresse furono 37.737: quasi 9mila scelte in più rispetto a due anni fa, un incremento del 20%. Ulteriore segnale di fiducia della comunità.

Queste donazioni vengono utilizzate per sostenere l’attività dell’Irst ma anche per supportare l’assistenza a favore dei pazienti e delle loro famiglie, per organizzare laboratori di prevenzione con cui sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni a stili di vita più sani e, infine, dotare gli ospedali del territorio di nuovi macchinari di ultima generazione.

Non ultimo, a promuovere il Prime Center, centro nato a San Cristoforo di Cesena nel 2021, che offre servizi di medicina integrata per migliorare la qualità di vita di chi riceve una diagnosi di tumore. All’interno si possono trovare programmi personalizzati di nutrizione, attività fisica e discipline mente-corpo, tra cui yoga e mindfulness, per coloro che ne hanno bisogno in maniera gratuita o a prezzo calmierato proprio grazie al contributo riconosciuto dalla cittadinanza romagnola allo Ior.

v. p.