MATTEO BONDI
Cronaca

Memoria e futuro ’Colmate’, il collettivo della ripresa

Da alcuni giorni nelle vie di Forlì sono affissi 4 manifesti per iniziativa di Col.m.a.te., Collettività, memoria e attivazione nei...

Da alcuni giorni nelle vie di Forlì sono affissi 4 manifesti per iniziativa di Col.m.a.te., Collettività, memoria e attivazione nei territori post-disastro, un progetto partecipativo a cura di Forlì Città Aperta in collaborazione con Actionaid Italia. Ciascuno di essi ha per titolo due parole: da un lato, quello che le persone hanno visto davanti a sé durante l’alluvione; dall’altro come si sono sentite. A queste parole è associata anche una frase, tratta dalle testimonianze di persone alluvionate. Il primo, "sottovalutazione/incredulità", riassume la sensazione di incredulità davanti all’acqua che arriva e di mancato adeguato allarme da parte di chi se ne sarebbe dovuto occupare.

Il secondo "impreparazione/attesa", racconta la sensazione di attesa degli aiuti e del supporto. Il terzo volge lo sguardo fuori Forlì, con il titolo "territorio/cura" e una frase che riporta lo sgomento davanti alla situazione stremata dell’Appennino romagnolo.

L’ultimo si intitola "futuro/cosa ci rimane?" e guarda al grande senso di solidarietà che si è creato durante l’emergenza, chiedendosi cosa ne resta.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare il 24 maggio, dalle 16 a porta Schiavonia, per una passeggiata dal titolo ’Ricordi itineranti’. Seguirà incontro e iniziative al Parco della Pace.