SOFIA NARDI
Cronaca

Menegatti riconfermato presidente: "Offerta didattica ampliata. Servono nuove aule e alloggi"

Il prof ha ottenuto 193 preferenze: "Siamo carenti di spazi medio-grandi, confido nell’Hotel della Città. Lezioni alla Rocca? Area molto bella, ma ci vorrebbe tempo. Più respiro con Campostrino e ospedale".

Il prof ha ottenuto 193 preferenze: "Siamo carenti di spazi medio-grandi, confido nell’Hotel della Città. Lezioni alla Rocca? Area molto bella, ma ci vorrebbe tempo. Più respiro con Campostrino e ospedale".

Il prof ha ottenuto 193 preferenze: "Siamo carenti di spazi medio-grandi, confido nell’Hotel della Città. Lezioni alla Rocca? Area molto bella, ma ci vorrebbe tempo. Più respiro con Campostrino e ospedale".

È stato appena riconfermato presidente del Campus di Forlì, Emanuele Menegatti, professore ordinario di diritto del lavoro. Alle elezioni, che l’hanno visto unico candidato, hanno preso parte 280 elettori su 419 aventi diritto. Le preferenze a suo nome sono state 193. Un risultato che pone di fronte a Menegatti un nuovo triennio di lavoro.

Menegatti, quali sono gli obiettivi per i prossimi tre anni?

"Per poter parlare di obiettivi bisogna partire da quella che è la situazione attuale: l’offerta didattica è stata notevolmente ampliata, con l’arrivo di Medicina che porta ogni anno 130 nuovi studenti in città e con l’introduzione, quest’anno di Ingegneria Nautica. Dato lo stato di cose, è evidente che ci troviamo di fronte alla necessità di procurarci nuovi spazi".

Mancano aule?

"Siamo carenti di aule medie o grandi. La soluzione più concreta la vedo nell’imminente restauro dell’Hotel della Città di corso della Repubblica che ospiterà anche alcune aule. Poi c’è l’idea del Campus 2 che il sindaco Zattini ha rilanciato anche recentemente".

L’idea del sindaco era quella di realizzare il Campus 2 in quella che è l’attuale casa circondariale. Le sembra buona?

"E’ vicina all’attuale Campus e l’area è molto bella, ma non conosco la reale fattibilità e, comunque, le tempistiche sarebbero lunghe".

Anche per l’Hotel della Città non si hanno tempi certi.

"Sì, è vero, ma in questo caso siamo alla fase di affidamento della progettazione e ricerca fondi. Certo, non abbiamo un ‘quando’, ma potrebbe essere comunque abbastanza vicino".

Nel frattempo ve la caverete?

"Certo. Si tratta di fare economia di spazi, ma abbiamo comunque avuto respiro anche grazie al Campostrino e all’aula che ci ha offerto il Morgagni-Pierantoni all’interno dell’ospedale. Certamente, però, avere una maggiore disponibilità di luoghi adatti ci consentirebbe anche di aumentare ancora corsi che avrebbero potenziale ma che ora devono auto-limitarsi, come i corsi in lingua inglese di Economia e Management che hanno più richieste di quante ne possano accogliere".

Ha altri obiettivi specifici?

"Mi piacerebbe riuscire a ottenere una maggiore integrazione tra università e città per quanto riguarda gli eventi culturali: noi ne organizziamo molti aperti a tutti, ma spesso la risposta non è quella che speriamo".

Grazie ai fondi del Pnrr sarà aperto un varco che collegherà Palazzo del Merenda e Campus. Forse una maggiore vicinanza fisica può aiutare anche la vicinanza culturale?

"Quello è un grande progetto che sicuramente va nella direzione dell’integrazione. Ma un buon esempio di collaborazione e incontro lo vediamo anche in luoghi più distanti dal centro, come l’ex Santarelli dove per almeno due anni sarà ospitata la biblioteca universitaria Ruffilli e dove presto prenderà vita il museo del Novecento. Una volta che la biblioteca sarà tornata nella sua sede originaria anche quello potrebbe diventare uno spazio da trasformare in una grande aula per convegni".

Il problema degli spazi, insomma, è cruciale. Vale anche per gli alloggi per studenti?

"Bisogna fare dei distinguo. Per quanto riguarda gli studenti con diritto agli alloggi per reddito e merito siamo coperti. C’è lo studentato Sassi-Masini che ha circa 130 posti e quello all’ex Enav che è stato accresciuto da 20 a 65 posti e inaugurerà prestissimo".

Il problema riguarda i fuorisede che devono trovare autonomamente un alloggio?

"Sì, ma sappiamo che diversi privati si stanno muovendo e tra questi c’è anche la Fondazione Carisp che trasformerà in studentato l’ex scuola ‘Giorgina Saffi’. La speranza è che siano alloggi accessibili alle fasce medie, quelle meno tutelate".

Si aspetta che quello che sta per affrontare sarà un triennio particolarmente complesso?

"Sarà ricco di nuove sfide. Il Campus sta crescendo e dobbiamo supportarlo in questa fase delicata".

Sofia Nardi