GIANCARLO AULIZIO
Cronaca

Modigliana, agricoltura in ginocchio "Vigneto sommerso dalla frana"

Veruska e Claudio sono proprietari dell’azienda Balia di Zola, 15 ettari misti di Sangiovese e Albana

Modigliana, agricoltura in ginocchio "Vigneto sommerso dalla frana"

di Giancarlo Aulizio

"È statocome un terremoto e dal 3 maggio siamo in un posto profondamente cambiato che facciamo fatica a riconoscere. Io e mio marito Claudio dalla Toscana abbiamo scelto Modigliana come luogo in cui vivere e formare una famiglia 25 anni fa. E abbiamo festeggiato la ricorrenza spalando fango". Inizia così il racconto di Veruska Eluci, di San Giovanni Valdarno, proprietaria dell’azienda Balia di Zola, 15 ettari misti di vigneti Sangiovese Doc e Albana Docg e ulivi intorno ad un vecchio casolare in via Casale 11. La località più colpita dagli acquazzoni che il ‘Meteo Regionale Emilia Romagna’ individua come ‘la più piovosa del mese di maggio con 597 mm’, vale a dire la più piovosa in Italia. Al secondo posto c’è sempre Modigliana con San Savino 567 mm, poi Riviera nel bolognese con 557 mm ed ancora Modigliana col monte Trebbio e i suoi 532 mm. La velocità di caduta della pioggia si può misurare e varia da 8kmh se gocciolina fino a 32kmh se col diametro massimo di 6,35 mm. Quello che è impossibile valutare è il peso di questa estesissima quantità di acqua, ma l’effetto devastante è sotto gli occhi di tutti. "Qui le pendenze sono importanti ed è difficile coltivare la vigna. Il terreno è argilla, dona eleganza e finezza ai nostri vini, ma dopo una pioggia se devi entrare in vigna con i mezzi non riesci perché scivoli – spiega Veruska –. Il 3 maggio ci siamo trovati senza strada, mezza vigna distrutta e frane ovunque. Siamo consapevoli di aver lavorato bene, con un approccio conservativo per il nostro territorio, rispettoso, l’obiettivo era quello di essere custodi di un luogo, Balìa di Zola, e di una tradizione presente da sempre".

La pioggia e il vento del 13 maggio sono stati devastanti. "Davanti a casa e alla cantina abbiamo una grossa frana che si apre in un panorama diverso: un pezzo di Modigliana che non vedevo, una collina di fronte abbassata, vedo un pezzo di fiume, campi di olivi aperti in due, vigneti tagliati a metà e terreni che hanno cambiato forma. Case che avevano alberi ora circondate da strisce di terra marrone. Le tante persone che sono venute a darci una mano sono rimaste senza parole". Da domenica scorsa Veruska e Claudio hanno di nuovo lo stradello di accesso: precario ma consente una via di fuga con la macchina e permette di riprendere le consegne del vino. Nel frattempo "la solidarietà che stiamo ricevendo è impressionante, da ogni parte del mondo, dai tanti che ci hanno aiutato a tagliare alberi in attesa della ruspa, a chi ci ha fatto anche sorridere. Da chi ci ha aperto casa e offerto telefono e doccia, ai vicini con cui abbiamo diviso cibo e bottiglie di acqua potabile". La tentazione di mollare, spiega "c’è stata, è una devastazione che non riusciremo a sistemare da soli e non parlo solo per noi, l’agricoltura tutta a Modigliana è in grande difficoltà. Noi facciamo vino ma qui tutti hanno perso qualcosa. Ci sono allevatori che non riescono a rifornire le aziende con acqua e cibo, tanti agriturismi non hanno più le strade di accesso". Qualcosa, dunque, pare non aver funzionato.

"È emersa una debolezza di tutta la nostra comunità, della nostra vallata. C’è da potenziare il discorso della viabilità che porta a Modigliana. Mi piacerebbe aprire un discorso più ampio con tutti, cittadini, autorità e imprenditori che qui vivono e oggi non sanno come e quando potranno riprendere a lavorare a pieno ritmo.- Per tornare più belli di prima – conclude speranzosa Veruska – abbiamo bisogno di aiuto!". Per informazioni: info@baliadizola.com; 0546.940577; www.baliadizola.it.